Page 1263 - Shakespeare - Vol. 1
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21 I «quartetti di lutto e di odio» dell’atto quarto echeggiano le lamentazioni di Ecuba, Andromaca,
Polissena ed Elena nelle Troiane di Seneca (Hammond).
22 E. Jones, The Origins of Shakespeare, Oxford 1977, cap. 10: «Richard III: A Tudor Climax».
23 A.P. Rossiter, op. cit., «The Unity of Richard III», p. 7.
24 I, i, 2 Bisticcio, nell’originale, basato sulla omofonia tra sun = sole e son = figlio. Edoardo IV, il
nuovo re, era figlio di Richard, duca di York, uno dei due rami della dinastia dei Plantageneti.
Nella concezione elisabettiana dell’universo e della società, il sovrano corrispondeva al sole nel
sistema planetario.
25 I, i, 73 Sulla identità e le vicende di questa donna, nata Elizabeth Lambert e andata sposa al
mercante William Shore, cfr. N. Barker, The Story of Jane Shore, in «Etoniana», 2 giugno e 2
dicembre 1972. Nel 1703 Nicholas Rowe scrisse un dramma intorno al personaggio, The Fair
Penitent and Jane Shore. Sir T. More ne tracciò un ritratto memorabile nella sua History.
26 I, ii, 29 Sul Tamigi, presso Staines, ove si trovava una celebre abbazia.
27 I, ii, 117 Anne intende il lie del testo nel significato di «mentire» non «giacere».
28 I, ii, 216 Una delle residenze londinesi del duca di Gloucester.
29 I, iii, 82 Moneta d’oro del valore di circa 6 scellini, in corso sino al 1461.
30 I, iv, 147-148 Curiosamente, l’immagine dell’immersione di Clarence nella botte di malvasia è
ironicamente evocata da Flaubert in Madame Bovary. Rodolphe sprofonda nella «eterna
monotonia» della passione per Emma ridottasi a «fiamma domestica»: la sua anima
«s’enfonçait en cette ivresse et s’y noyait retatinée, comme le duc de Clarence dans son
tonneau de malvoisie» (Ed. Garnier, Paris 1951, p. 178).
31 II, ii, 121 Città dello Shropshire, ove risiedeva periodicamente il principe di Galles.
32 II, iii, 17 Nella realtà storica, Enrico VI di Lancaster (n. 1421, m. 1471) fu incoronato nel 1431 a
nove anni. Il 3 agosto 1422 era stato solo proclamato re.
33 II, iv, 57 Richard Plantagenet, duca di York (1411-1460).
34 II, iv, 71 Il Gran Sigillo d’Inghilterra, in custodia del lord Cancelliere, per la autenticazione dei
documenti ufficiali dello stato.
35 III, i, 82 Nei drammi morali del teatro medievale, un personaggio allegorico.
36 III, ii, 69 Le teste dei traditori decapitati restavano per qualche tempo infisse sul Ponte di
Londra.
37 III, iii, 12 Il 14 febbraio 1400, Riccardo II morì nella prigione di Pomfret, probabilmente
assassinato da Sir Pierce of Exton per incarico del re Enrico IV.
38 III, vii, 5 Elizabeth Lucy, madre di Arthur Plantagenet, visconte Lisle (1523).
39 III, vii, 6 Il conte di Warwick aveva impegnato re Edoardo a sposare Bona di Savoia, sorella del
re di Francia.
40 III, vii, 15 Riccardo aveva capeggiato nel 1482 la spedizione inglese contro gli scozzesi che si
concluse con la riconquista di Berwick-upon-Tweed.
41 IV, ii, 122 Il castello di Brecknock, nel Galles, possesso avito della famiglia di Buckingham.
42 IV, iv, 176 Espressione elisabettiana allusiva, d’incerto significato, interpretata generalmente
come l’ora dei pasti o l’ora della fame. Forse l’Humphrey a cui s’allude è il «Good Duke
Humphrey» (1391-1447), fratello di Enrico V e Protettore, come duca di Gloucester, di Enrico VI
durante la minorità.
43 IV, iv, 223 Nel testo inglese, gioco di parole fra cousin = cugino, nipote e cozen = raggirare,
defraudare.
44 V, iii, 130-131 Il vaticinio è in 3, Henry VI, IV, vi, 70-76.