Page 2228 - Shakespeare - Vol. 4
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Era tanto il loro amore,
               ch’era in due una sola essenza,
               e distinto e non diviso
               amor numero uccideva.           133



               Due i cuori, ma indivisi;

               e distava senza spazio
               questa Tortora dal re:        134
               né per loro era un prodigio.         135



               Tanto in loro amor splendeva
               che la Tortora il diritto      136

               suo negli altri occhi vedeva;
               era ognuno il mio dell’altro.        137



               Proprietà era atterrita,
               ché ciascuno sé non era;          138

               doppio nome, una natura,
               due non era, né era uno.



               La ragione,     139  in sé confusa,
               vede divisione intera:
               tanto il semplice era misto         140

               che ciascuno uno non era.



               Così esclama: vera coppia
               concordante! Non ragione
               ha ragione, ma l’amore,
               se  141  rimane una divisa.




               E così compose questo Treno,
               Coro della tragica scena,
               per la Fenice e la Tortora,
               co-supreme stelle d’amore.


                                                          TRENO 142
               Bellezza, fedeltà, rarità,
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