Page 1941 - Shakespeare - Vol. 4
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Da quale forza attingi questo tuo potere
di reggere il mio cuore con le tue miserie?
Perché devo creder falsa la mia vera vista,
e giurar che non è luce a illuminare il giorno?
Da dove attingi il dono di aggraziare il male
tanto che nelle tue azioni anche le più perverse
vi è tale potenza e tale sottil destrezza
che in mente mia il tuo peggio ogni ben soverchia?
Chi ti ha insegnato come far ch’io più ti ami
quanto più sento e vedo giuste ragioni d’odio?
Ma se io amo quel che ogni altro aborre
non dileggiar con altri questo mio triste stato.
Se tanta indegnità ridestò in me l’amore,
tanto più io son degno d’esser da te riamato.