Page 1942 - Shakespeare - Vol. 4
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               Amor è troppo giovane per capir che sia coscienza

               eppure chi non sa che ha vita dall’amore?
               Quindi amabile intrigante, non m’accusare troppo
               nel dubbio ch’io ti provi colpa dei miei errori.
               Perché se tu m’inganni, abbandono anch’io

               all’inganno volgar dei sensi il nobile mio spirito;
               l’anima sussurra al corpo che in amor
               potrà trionfare: la carne altro dir non ode,
               e levandosi al tuo nome indica solo te

               sua trionfante preda. Fiera di tal successo,
               s’appaga diventando il misero tuo schiavo,
               forte alle tue voglie, al tuo fianco prono.
                               Non manca di coscienza che io la chiami “amore”

                               perché è colpa del suo amore se io mi ergo e cado.
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