Page 1939 - Shakespeare - Vol. 4
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               Ahimè, quali occhi mi ha messo in fronte Amore

               che non son consoni alla vera vista
               o se lo sono, dov’è svanita la mia mente
               che giudica con errore quanto essi vedon giusto?
               Se è bello ciò che affascina il mio distorto sguardo

               che intende dire il mondo nel dire che non è vero?
               Se non è così, allora Amor denota chiaramente
               che il suo occhio non è sincero come gli altri: no,
               come potrebbe? Come può l’occhio d’amor esser sincero

               se tanto è annebbiato dalle veglie e dalle lacrime?
               Nessun stupore quindi se la mia vista sbaglia;
               neppur il sole vede se il cielo non è chiaro.
                               O astuto Amore, tu mi acciechi con le lacrime

                               per tema che i miei occhi scoprano il tuo inganno.
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