Page 1831 - Shakespeare - Vol. 1
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Dalla città, da Silvia, da me che ti sono amico.

VALENT INO

 Oh, di questa pena mi son già nutrito,
 ma questo è troppo, ne farò indigestione.
 Silvia lo sa che mi hanno messo al bando?

PROT EO

 Sì, sì; ed ella ha offerto alla condanna -
 che, se non revocata, resta valida a tutti gli effetti -
 un mare di perle liquefatte che i più chiamano lacrime:
 queste ella ha offerto, ai piedi del burbero padre suo.
 E inginocchiata e in lacrime, la sua umile persona
 si torceva le mani, di un accattivante candore,
 come se appena le avesse sbiancate il dolore.
 Ma né le genuflessioni, né la purezza di quelle mani protese,
 né mesti sospiri, cupi gemiti o argentei rivoli di pianto
 valsero a far breccia in quel genitore inflessibile. 44
 Se Valentino si farà prendere, dovrà morire.
 Inoltre, l’intercessione di lei l’ha tanto irritato
 quando lei lo supplicava di farti la grazia -
 che l’ha relegata in un’angusta prigione
 con molte aspre minacce di tenercela a lungo.

VALENT INO

 Basta così: a meno che la prossima parola che ti esce di bocca
 non abbia un effetto letale sulla mia vita.
 Se è così, ti prego, sussurramela all’orecchio
 come lamento funebre pel mio dolore infinito.

PROT EO

 Smetti di lamentare ciò a cui non c’è rimedio,
 e sforzati di trovare rimedio a ciò che lamenti.
 È il tempo che genera e fa progredire ogni cosa buona.
 Se resti qui, non potrai vedere il tuo amore,
 e per di più, restare ti accorcerà la vita.
 Sostegno degli amanti è la speranza: portala via con te,
 fattene un’arma, contro i pensieri disperati.
 Le tue missive giungeranno qui, pur se sarai lontano
 e, inviate a me, saranno recapitate
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