Page 576 - Galileo. Scienziato e umanista.
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86  Battistini [1989], p. 10; Vianello [1956], pp. 244-49 e [1954], p. 283.
                    87  Vianello [1956], pp. 233-35, 242-43; «Postille al Petrarca», in Galilei [1943],

                105.72, 64.13, 262.5-6; cfr. 40.12-14, 43.14.
                    88
                       Rosenthal [1992], p. 80.
                    89  Favaro [1902], p. 318 (OG 12, p. 139).
                    90  Galilei [1943], pp. 19-20, 22.

                    91
                       Galilei [1943], pp. 13-14; Sonetti, II, 5-14 e III.
                    92
                       Pictures in Fortini Brown [2004].
                    93  Della Porta [1577], pp. 303-4 e [1658], pp. 233-34.
                    94  Galilei [1943], pp. 30-32.

                    95
                       Galilei [1943], pp. 33-44.
                    96
                        Vaccalluzzo  [1896],  pp.  100-1  e  Del  Lungo  [1909],  vol.  I,  p.  352,
                rispettivamente.

                    97  Firpo [1956], pp. 544-46; Aquilecchia [1990], p. 219; Clubb [1965], cap. 7. La

                prova dell’incontro del 1593 è una lettera di Campanella, ora perduta, datata 1636 e
                nota  soltanto  per  il  riassunto  fattone  da  un  copista.  L’originale  andò  perduto  dopo
                essere  stato  rubato  da  un  peccatore  piú  grande  di  ognuno  dei  membri  del  quartetto

                campanelliano,  Guglielmo  Libri,  che  sfruttò  la  propria  posizione  di  sovrintendente

                degli  Archivi  di  Francia,  negli  anni  Quaranta  dell’Ottocento,  per  rubare  qualunque
                cosa gli capitasse sotto gli occhi.
                    98  Firpo [1939], pp. 7-14, 21 e Dizionario Biografico degli Italiani cit., vol. XVII,

                pp. 876-77.
                    99
                       Clubb [1965], pp. 33-34.
                    100
                         Favaro  [1883,  1966],  vol.  II,  pp.  41-43;  Agostino  da  Mula  a  Galileo,  «al
                Santo»,  3  luglio  1599  (OG  10,  p.  74),  è  la  prova  che  Galileo  occupava  allora  la
                proprietà di via Vignali.

                    101
                        Galileo a Girolamo Quaratesi, a Firenze, 24 agosto 1607 (OG 10, pp. 178-79).
                Stando  a  Favaro  [1883,  1966],  vol.  II,  p.  79,  Galileo  iniziò  a  prendere  a  pensione

                studenti paganti nel 1602.
                    102  Valleriani [2001], pp. 285-86, 290. Durante il periodo in cui Galileo aveva 28

                studenti vendette 23 compassi.
                    103
                        Bellinati [1992], p. 258 (affitto); Lazzarini, ibid., pp. 169-70; Bedini [1967], pp.
                90-93  (Mazzoleni);  lettere  a  Galileo  da  Antonio  Quirini,  24  agosto,  e  Sagredo,  1  o

                settembre 1599 (OG 10, pp. 76-78).
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