Page 9 - Poemii italici
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C’era tanto sussurro e tanto fresco
                                  intorno a te, Santa Maria del fiore!

                                 E Paulo si scordò Santo Francesco,



                                 e fu tentato, e mormorò nel cuore.








                                                        CAP. V




                     Della mormorazione che fece Paulo, il quale

                         avrebbe pur voluto alcun uccellino vivo.





                                  Pensava: “Io sono delle pecorelle,

                                  Madonna Povertà, di tua pastura.
                                   E qui non ha né fanti né fancelle.



                                 E vivo di pan d’orzo e d’acqua pura.

                                  E vo come la chiocciola ch’ha solo
                             quello ch’ha seco, a schiccherar le mura.



                             Oh! non voglio un podere in Cafaggiolo,

                               come Donato: ma un cantuccio d’orto
                              sì, con un pero, un melo, un azzeruolo.



                              Ch’egli è pur, credo, il singolar conforto

                                 un capodaglio per chi l’ha piantato!
                              Basta. Di bene, io ho questo in iscorto,



                              dipinto a secco. E s’io non son Donato,

                                son primo in far paesi, alberi, e sono
                           pur da quanto chi vende uova in mercato.



                                 Ora, al nome di Dio, Paulo di Dono

                                 sta contento, poderi, orti, a vederli:
                               ma un rosignolo io lo vorrei di buono.





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