Page 273 - Enciclopedia degli artisti contemporanei.
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Quirico Nicolò




                                                               “Le città come i sogni sono costruite di desideri e di
                                                               paure”, scriveva Italo Calvino nel suo celeberrimo Le
                                                               città invisibili.
                                                               È  quasi  inevitabile:  davanti  aiPalazzi  di  Parole  di
                                                               Nicolò  Quirico  il  pensiero  corre  al  testo  di  Calvino,
                                                               alle  città  che,  sempre  di  più,  vanno  somigliandosi
                                                               l’una all’altra e che pure, però, se sapute ascoltare, pos-
                                                               sono dare risposte alle nostre domande. Ed è proprio
                                                               sulla voce della città che si concentra questo suggestivo
                                                               progetto di Nicolò Quirico. Come gli angeli di Wim
                                                               Wenders osserviamo la città da un punto di vista in-
                                                               consueto, raggiungiamo il suo ventre e ascoltiamo la
                                                               sua voce, o meglio: le sue mille voci. Una babele di voci
                                                               eterogenee, suoni, parole, melodie e rumori… sussurri,
                                                               grida, pensieri, ricordi. Vita, insomma, poiché la città
                                                               è, innanzitutto, nel bene e nel male, un luogo vitale e
                                                               dinamico, in continuo mutamento...
                                                               Dai  luoghi  storici  ai  palazzi  più  insignificanti,  lo
                                                               sguardo dell’artista scorre qua e là per le strade del-
                                                               le città che gli sono vicine, che in un certo senso più
                                                               gli appartengono, professionalmente e culturalmente.
                                                               Il suo non è uno sguardo interessato alla qualità ar-
                                                               chitettonica  o  all’importanza  storica  dell’edificio,  né
                                                               tanto meno bada alla sua estetica. La sua attenzione
                                                               è tutta rivolta alla vita che in quei luoghi è passata,
                                                               passa e passerà in futuro. Alle cento, mille storie che si
                                                               sono svolte dentro quei muri...
                                                               Lo sguardo di Nicolò ha saputo passare oltre la dura
                                                               scorza anche di questi palazzi, penetrando nelle loro
                                                               pareti, superando il cemento e la pietra delle loro fac-
                                                               ciate, per ascoltare le loro voci. Voci che sono rimaste
                                                               intrappolate nei loro muri, che recano in sé la testimo-
                                                               nianza di chi, in quei palazzi, ha abitato per giorni,
                                                               per mesi, per anni, spesso per una vita...
                                                               Per  questo  Palazzi  di  Parole  non  vuole  essere  sem-
                                Altri tempi                    plicemente un progetto di arte visiva: intende aprire
             Palazzi di Parole, Milano, Torre Velasca       2013
                             acquerello  30 x 40
                             150 x 60 x 4                      dibattiti, stimolare pensieri, coinvolgere il singolo in-
                                                               dividuo – e non soltanto l’esperto di settore –, con uno
            Indirizzo: via Garavesa, 2/4 - 23898 Imbersago (LC)  sguardo ampio, critico, intelligente, globale sulla real-
            Telefono:  039 99 20 612     Cellulare: 347 48 63 383  tà che ci circonda.
            Sito web:   www.palazzidiparole.it                 di Simona Bartolena, storico dell’arte
            E-mail:     quirico@quirico.com






















             Palazzi di Parole, Lambrate, Stabilimenti  Innocenti - 2013                                                                           55 x 180 x 4



       D’Arte                                                                                                  263
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