Page 1584 - Shakespeare - Vol. 4
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     Mi avete l’aria di andar di fretta: se non vi pare
               troppo indiscreto da parte mia, date all’amico vostro
               almeno un sentore di questa missione notturna. Gli affari che vanno in
                    giro
               a mezzanotte, come si dice facciano i fantasmi,
               son di natura ben più inquietante degli affari
               che si sbrigan di giorno.
              LOVELL
                               Monsignore, mi siete caro,
               e oso affidare alle vostre orecchie un segreto
               assai più grave di questa incombenza. La Regina ha le doglie.
               Dicono che sia ridotta a malpartito, e si teme
               possa morire nel parto.
              GARDINER
                               Il frutto che reca in grembo
               prego con tutto il cuore che possa trovar la fortuna
               di sopravvivere; ma il fusto, Sir Thomas,
               vorrei vederlo sin d’ora sradicato.
              LOVELL
                               Potrei quasi anch’io
               recitare un “Amen”, eppure la mia coscienza mi dice
               ch’ella è una buona creatura e che, dolce regina,
               merita auguri migliori da parte nostra.
              GARDINER
                               Ma signore, signore,
               ascoltatemi, Sir Thomas: voi siete un gentiluomo
               della mia identica fede. So che siete saggio e devoto e,
               lasciatemi dire, le cose non andranno mai bene −
               mai, Sir Thomas Lovell, ve l’assicuro io −
               sino a che Cranmer, Cromwell − i suoi due strumenti − e lei stessa
               non dormiranno nella tomba.
              LOVELL
     	
