Page 1211 - Shakespeare - Vol. 4
        P. 1211
     quello che placherà ogni cosa.
              PALAMONE
                               Una spada e l’armatura!
              ARCITE
               Non dubitate. Ora siete troppo sporco; addio.
               Toglietevi quei ninnoli; nulla vi mancherà.
              PALAMONE
                               Messere...
              ARCITE
               Basta con le parole.
                                                                                                           Esce.
              PALAMONE
                               Se mantiene la promessa, per essa morirà.
                                                                                                           Esce.
                                                    Scena IV         EN
                                             Entra la Figlia del Carceriere.
              FIGLIA
               Ho tanto freddo, e anche tutte le stelle sono andate via,
               tutte le stelle piccoline, che sembrano lustrini.
               Il sole ha visto la mia pazzia. Palamone!
               Ahimè, no; lui è in cielo. Dove mi trovo io ora?
               Quello là è il mare, e c’è una nave; veh, come balla!
               E c’è uno scoglio in agguato sotto l’acqua;
               ecco, ecco, ci va a sbattere sopra; ecco, ecco, ecco,
               s’è aperta una falla, e grossa anche; come gridano!
               Mettetela sottovento, o tutto è perduto;
               su con una vela bassa o due, e virate di bordo, ragazzi.
               Buona notte, buona notte, siete andati. Ho tanta fame.
               Se potessi trovare un bel ranocchio; mi racconterebbe
     	
