Page 121 - Shakespeare - Vol. 2
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     Mio signore, il vostro valoroso parente, Faulconbridge,
               desidera che vostra maestà lasci il campo
               e mio tramite gli faccia sapere dove intende dirigersi.
              RE GIOVANNI
               Digli che vado a Swinstead, all’abbazia.              187
              MESSAGGERO
               State di buon animo: i grandi rinforzi
               attesi qui dal Delfino sono naufragati tre notti fa
               sulle secche di Goodwin.         188
               E proprio ora Riccardo ha ricevuto questa notizia:
               i Francesi combattono stancamente e si ritirano.
              RE GIOVANNI
               Ahimè! questa febbre tiranna mi devasta
               e non mi lascia dare il benvenuto a queste buone notizie.
               Su, in marcia verso Swinstead; portatemi in lettiga,
               la debolezza mi possiede, sto per svenire.
                                                                                                      [Escono.]
                                                    Scena IV         EN
                                              [Un’altra parte del campo.]
                                       Entrano Salisbury, Pembroke e Bigot.
              SALISBURY
               Non pensavo che il re fosse così pieno di amici.
              PEMBROKE
               Attacchiamo ancora una volta; rincuorate i Francesi:
               se perdono loro, siamo persi anche noi.
              SALISBURY
               Quel demonio malnato           189  di Faulconbridge,
               a dispetto di tutto, da solo ha sostenuto la giornata.





