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settembre 1590 (OG 10, pp. 44-45).
                    63  Purnell [1972], pp. 273-75; Mazzoni, De triplici hominum vita (Raverio, Cesena

                1576); Vannucci [1965], pp. 63-66.
                    64
                       Mazzoni [1597]; Purnell [1972], pp. 244-47.
                    65  Crombie [1975], pp. 158, pp. 160-62; Wallace [1978], pp. 98-100, 107-9, 115-

                17, 121-23; Carugo e Crombie [1983], pp. 27-28.
                    66
                       Carugo e Crombie [1983], pp. 35-36.
                    67
                       Wallace [1974], vol. II, pp. 297, 299, 320-21, 324.
                    68  Adattato da Koyré [1966], pp. 18-41.
                    69  Drake [1986], pp. 430-31, 439-40; Fredette [2001], pp. 168-75.

                    70
                       Favaro, in OG 1, p. 248. Drake [1986], p. 439, data il dialogo agli anni 1586-87
                a causa del fatto, principalmente, che il manoscritto presenta una filigrana che non si
                ritrova in alcun’altra carta di Galileo e che Galileo passò parte di quegli anni a Siena.

                Fredette [1972], pp. 328, 333 suggerisce il 1590. L’ultima (in ordine di tempo) e piú

                approfondita  indagine,  Giusti  [1998],  pp.  435-42,  collocano  il  dialogo  e  il  trattato
                durante il periodo pisano.
                    71  Valerio a Galileo, 4 aprile 1609, e Cigoli a Galileo, citando Valerio, 9 aprile

                1609 (OG 10, p. 241); Favaro [1983], vol. I, pp. 6, 379; Napolitani [1987], pp. 161,

                167-70.
                    72
                       Serassi [1710], pp. 91 citaz., 107-9.
                    73  Galileo prese molti appunti dai manuali e dai commentari dei gesuiti sui Libri

                naturales di Aristotele: Carugo [1987], pp. 323-25, 328-32 ne identifica alcuni.
                    74
                       OG 1, p. 367. Sui debiti di Galileo nei confronti di Borro, cfr. De Pace [1990],
                pp. 56, 63.
                    75  Per praticità, parte del dialogo viene qui parafrasato, anche se le parti vengono

                attribuite  correttamente  agli  interlocutori.  Le  citazioni  dirette  sono  indicate  dalla

                presenza delle virgolette.
                    76
                       OG 1, pp. 367-68. Cfr. Drabkin e Drake [1960], pp. 123-29 e Wiener, e Noland,
                a cura di [1957], pp. 181-96.
                    77  OG 1, p. 368.

                    78  Ibid., pp. 269-72, 377 citaz.; cfr. Drabkin e Drake [1960], pp. 76-84.
                    79
                        Nel  trattato  De motu  (Drabkin  e  Drake  [1960],  p.  15),  Galileo  attribuisce  un
                valore piú alto a questa argomentazione: la Terra è piú densa di altri elementi per il

                fatto di comprendere una maggiore quantità di materia in uno spazio ristretto; «se non
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