Page 1061 - Shakespeare - Vol. 3
P. 1061
LUCIO
Non più tardi di iersera, mio signore,
lei e questo frate li ho visti alla prigione:
un frate insolente, un avanzo di galera.
FRA’ PIETRO
Dio benedica Vostra Grazia regale!
Sono rimasto in disparte, mio signore,
e ho sentito insultare il vostro orecchio.
Prima questa donna ha iniquamente
accusato il vostro vicario, che è esente
da contatti o impurità con lei
come lei da uno ancor non nato.
DUCA
È quel che pensavamo. Conoscete
questo Fra’ Ludovico di cui parla?
FRA’ PIETRO
Io lo conosco per uomo santo e religioso,
non un avanzo di galera, un impiccione
in cose temporali, come riferisce
codesto gentiluomo; e in fede mia,
uno che mai, come lui pretende, calunniò
Vostra Grazia.
LUCIO
Credetemi, signore,
lo ha fatto in maniera scellerata.
FRA’ PIETRO
Be’, a suo tempo verrà a discolparsi;
ma adesso è malato, mio signore,
di una febbre strana. Su sua richiesta,
venuto a conoscenza che si prospettava
una denuncia contro Lord Angelo, venni qui
per dire come dalla sua bocca quel che sa
vero e falso, e quel che sotto giuramento