Page 809 - Shakespeare - Vol. 2
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15 I, ii, 10 Abito indossato dalle prostitute.
16 I, ii, 13 L’Orsa Maggiore.
17 I, ii, 14 Citazione forse da una ballata perduta.
18 I, ii, 20 Grace (grazia, 16) è anche la preghiera che si dice prima dei pasti. Per un uovo al burro ci
vorrà una “grazia” abbastanza breve.
19 I, ii, 28 To steal significa insieme “andare di soppiatto” e “rubare”.
20 I, ii, 37 Il furto era punito con l’impiccagione.
21 I, ii, 39 «Per mutare argomento, Falstaff insinua che una borsa d’oro può anche essere spesa in
altro modo» (Wilson).
22 I, ii, 40 Allusione al nome Oldcastle, poi mutato in Falstaff. Old lad of the castle significa anche
“chiassone”, forse perché l’osteria era il «castello del diavolo» (e non di rado portava la parola castle
nell’insegna).
23 I, ii, 41 Nell’originale c’è un gioco su durance nei sensi di “abito resistente” e di “prigione”.
24 I, ii, 70 Gli abiti degli impiccati spettavano al boia. Suits significa insieme “petizioni” (da ottenere a
corte) e “abiti”.
25 I, ii, 86 Citazione biblica, cfr. Proverbi I 20-24.
26 I, ii, 95 Diminutivo di John, può anche avere un senso spregiativo: “sciocco”.
27 I, ii, 101 Cfr. 1 Corinzi VII 20: «Ciascuno resti nella vocazione in cui era quando è stato chiamato».
28 I, ii, 102 Soprannome del ladro, dal luogo dove “lavora” (vedi sotto, v. 119).
29 I, ii, 104 Secondo i calvinisti, a cui Falstaff fa spesso il verso, la salvezza dell’anima dipende non dalle
opere ma unicamente dalla grazia divina.
30 I, ii, 106 Diminutivo di Edward, più sotto mutato dialettalmente in Yedward.
31 I, ii, 119 Luogo presso Rochester noto per le rapine, a 27 miglia da Londra, sulla via di Canterbury.
Eastcheap è oggi un sobborgo della capitale.
32 I, ii, 128 Cioè testimonierà contro Poins (Wilson).
33 I, ii, 134 Nell’originale c’è un gioco di parole su royal, moneta da dieci scellini.
34 I, ii, 162 In II, ii Poins e il Principe useranno un altro sistema per separarsi dai rapinatori.
35 I, ii, 170 Nell’originale buckram, cfr. italiano bugrane (da Bokhara, e dal provenzale bocaran), una
tela rigida («Canvas overalls», Wilson).
36 I, ii, 174 Falstaff. Gli altri due sono Bardolph e Peto.
37 I, ii, 187 Sun (sole) e son (figlio) sono omofoni. Secondo la maggioranza dei critici questo soliloquio
serve quasi da coro, cioè avverte il pubblico che il Principe è ben lontano dal cedere alle lusinghe di
Falstaff. Secondo altri il Principe mente a se stesso per giustificarsi. Un altro problema è come
valutare il calcolo e l’insincerità del Principe nei confronti dei compagni di baldoria.
38 I, iii Sala del consiglio a Windsor, mercoledì successivo a I, i, vedi I, i, 104. La scena è la seconda
per lunghezza del dramma. Dopo l’antefatto di I, i, in cui appariva il partito del Re, ora il Re si
confronta con i Percy, e vengono gettate le basi della congiura; si avvera così la profezia fatta da
Riccardo II a Northumberland (Richard II, V, i, 55-68), ch’egli avrebbe tradito il nuovo padrone
(Worcester non appare in Richard II). La scena introduce inoltre il personaggio di Hotspur, che ne è
protagonista.
39 I, iii, 17 Il Re, al colmo dell’ira, passa dal “tu” dei versi precedenti, al “voi”, più formale, con
alternanza del resto frequente in Shakespeare, che in alcuni casi la presente versione ha voluto