Page 1810 - Shakespeare - Vol. 2
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JAQUES
E io, è tutto il giorno che cerco di schivarlo. È troppo cavilloso per i miei gusti.
Anch’io penso a tante cose, come lui, ma ringrazio il cielo e non me ne vanto.
Su, gorgheggia, fa’ il bravo.
(Amiens canta.)
Chi schiva l’ambizione,
ed ama stare al sole,
e cerca ciò che mangia,
e ciò che trova gli basta,
venga qui, venga qui, venga qui.
Qui tutti assieme.
Qui non avrà
avversi
che l’inverno e il maltempo.
JAQUES
Ti voglio dare una strofetta per quest’aria, l’ho fatta ieri a dispetto delle mie
doti poetiche.
AMIENS
E io son pronto a cantarla.
JAQUES
Fa così:
Se mai si desse il caso
che uno si fa somaro,
e lascia beni ed agi,
per la sua testardaggine,
ducdamé, ducdamé, ducdamé,
qui troverà suoi pari
dei matti madornali,
se vuol venir da me.
AMIENS
E che vuol dire quel “ducdamé”?
JAQUES
È una parola greca 13 per chiamare gli scemi e far cerchio. Ora vado a dormire