Page 302 - Galileo Galilei - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
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     non  potete  sicuramente  affermare  che  ella  descriva  una  linea  retta  e
          perpendicolare, se non supposto prima che la Terra stia ferma.
          SIMP.  Così  è;  perché  quando  la  Terra  si  movesse,  il  moto  della  pietra
          sarebbe trasversale, e non a perpendicolo.
          SALV.        Ecco       dunque         il    paralogismo
                                                                           Paralogismo
          d’Aristotile e di Tolomeo evidente e chiaro,
                                                                           d’Aristotile e di Tolomeo
          e  scoperto  da  voi  medesimo,  nel  quale  si
                                                                           nel suppor per
          suppon  per  noto  quello  che  s’intende  di
                                                                           noto quello che è in
          dimostrare.
          SIMP.  In  che  modo?  A  me  si  dimostra                       quistione.
          silogismo in buona forma, e non una petizion di principio.
          SALV. Eccovi in che modo. Ditemi un poco: nella dimostrazione non si
          pon egli la conclusione ignota?
          SIMP. Ignota, perché altrimenti il dimostrarla sarebbe superfluo.
          SALV. Ma il mezo termine non conviene egli che sia noto?
          SIMP. È necessario, perché altramente sarebbe un voler provare ignotum
          per aeque ignotum.         35
          SALV. La nostra conclusione da provarsi, e che è ignota, non è la stabilità
          della Terra?
          SIMP. Cotesta è.
          SALV.  Il  mezo,  che  deve  esser  noto,  non  è  la  caduta  del  sasso  retta  e
          perpendicolare?
          SIMP. Questo è il mezo.
          SALV.  Ma  non  s’è  egli  poco  fa  concluso,  che  noi  non  possiamo  aver
          notizia che tal caduta sia retta e perpendicolare, se prima non ci è noto
          che la Terra stia ferma? Adunque nel vostro silogismo la certezza del
          mezo si cava dall’incertezza della conclusione. Vedete dunque quale e
          quanto è il paralogismo.
          SAGR. Io vorrei, in grazia del Sig. Simplicio, difender, se fusse possibile,
          Aristotile,  o  almeno  restar  io  meglio  capace  della  forza  della  vostra
          illazione. Voi dite: Il veder rader la torre non basta per assicurarsi che ’l
          moto del sasso sia perpendicolare, che è il mezo termine del silogismo,
          se  non  si  suppone  che  la  Terra  stia  ferma,  che  è  la  conclusione  da
          provarsi; perché, quando la torre si movesse insieme con la Terra, ed il
          sasso  la  radesse,  il  moto  del  sasso  sarebbe  trasversale,  e  non
          perpendicolare.  Ma  io  risponderò,  che  quando  la  torre  si  movesse,
          sarebbe  impossibile  che  ’l  sasso  cadesse  radendola,  e  però  dal  cader
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