Page 8 - Ligeia
P. 8

dal contatto della sua mano marmorea che si posava sul-al contatto della sua mano marmorea che si posava sul-
           d
           la mia spalla. Mai giovine donna ha uguagliato la bel- mia spalla. Mai giovine donna ha uguagliato la bel-
           la
           l lezza   del  suo  viso.  Era   la  irradiazione  di   un  sognoezza   del  suo  viso.  Era   la  irradiazione  di   un  sogno
           d
           d’oppio, una visione aerea che sollevava lo spirito, una’oppio, una visione aerea che sollevava lo spirito, una
           visione più stranamente celeste dei sogni che volteggia-sione più stranamente celeste dei sogni che volteggia-
           vi
           no
           no nelle anime assopite delle fanciulle di Delos. Pure le nelle anime assopite delle fanciulle di Delos. Pure le
           sue fattezze non erano plasmate in quel modello regola- fattezze non erano plasmate in quel modello regola-
           sue
           r
           re che ci è stato falsamente insegnato ad ammirare nellee che ci è stato falsamente insegnato ad ammirare nelle
           opere cl
           opere classiche del paganesimo.assiche del paganesimo.
              “Non
              “Non vi ha squisita beltà” dice Bacon, lord Verulam, vi ha squisita beltà” dice Bacon, lord Verulam,
           par
           parlando con molto acume di tutte le forme e tipi di bel-lando con molto acume di tutte le forme e tipi di bel-
           le “senz
           le “senza qualche stranezza nelle proporzioni.»a qualche stranezza nelle proporzioni.»
              T
              Tuttavia, quantunque io vedessi che le fattezze di Li-uttavia, quantunque io vedessi che le fattezze di Li-
           g
           geia non erano di una regolarità classica, quantunqueeia non erano di una regolarità classica, quantunque
           sentis
           sentissi che la sua bellezza era veramente “squisita” esi che la sua bellezza era veramente “squisita” e
           che
           che vi era non poca di quella “stranezza”, ho sempre vi era non poca di quella “stranezza”, ho sempre
           p
           provato invano a rintracciare quella irregolarità e a indi-rovato invano a rintracciare quella irregolarità e a indi-
           v
           viduare la mia stessa percezione dello “strano”. Esami-iduare la mia stessa percezione dello “strano”. Esami-
           navo il contorno della fronte alta e pallida, ed era perfet-avo il contorno della fronte alta e pallida, ed era perfet-
           n
           t to; ma come è fredda questa parola applicata a così divi-o; ma come è fredda questa parola applicata a così divi-
           na maestà! Esaminavo la pelle rivaleggiante con l’avo- maestà! Esaminavo la pelle rivaleggiante con l’avo-
           na
           r
           rio più puro, la imponente larghezza e la calma, la dolceio più puro, la imponente larghezza e la calma, la dolce
           prominenza delle parti sopra alle tempie, e poi la capi-rominenza delle parti sopra alle tempie, e poi la capi-
           p
           gl
           gliatura di un nero corvino, lucida, lussureggiante, natu-iatura di un nero corvino, lucida, lussureggiante, natu-
           r
           ralmente ondulata, che dimostrava tutta la forza dellaalmente ondulata, che dimostrava tutta la forza della
           espress
           espressione omerica: “capigliatura iacintea”! Guardavoione omerica: “capigliatura iacintea”! Guardavo
           il
           il profilo delicato del naso, e non trovavo simile perfe- profilo delicato del naso, e non trovavo simile perfe-
           zione
           zione se non nella grazia dei medaglioni fenici. Era la se non nella grazia dei medaglioni fenici. Era la
           stes
           stessa squisita sofficità di superficie, la stessa quasi im-sa squisita sofficità di superficie, la stessa quasi im-

                                          8 8
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13