Page 573 - Jane Eyre
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per contraddirmi e preparate una nuova catena per av-
           vincere il cuore.
              — Non vi figurate ciò; credete piuttosto che io ceda.
              "L'amore umano sorge in me come fonte chiara e
           inonda il campo che aveva lavorato con tanta cura e fati-
           ca, nel quale aveva sparso la sementa delle buone azioni
           e della rinunzia di me stesso; e ora è sommerso sotto
           l'onda deliziosa e i germi sono rosi da un veleno ine-
           briante.

              "Mi vedo nella sala di Vale-Hall, ai piedi della mia fi-
           danzata Rosmunda, odo la sua voce dolce, contemplo
           quegli occhi, che la vostra mano abile ha saputo così
           ben riprodurre, e mi beo nel sorriso di quelle labbra ver-
           miglie.
              "È mia; sono suo, questa vita presente, questo mondo
           d'un giorno, mi bastano; il mio cuore è pieno d'estasi, i
           miei sensi di delizie.
              "Lasciate trascorrere in pace il tempo che ho assegna-
           to.
              L'orologio continuava a camminare. Saint-John aveva
           il respiro breve, io non parlavo.
              Il quarto d'ora passò in mezzo a quel silenzio; il pa-
           store riprese l'orologio, posò il ritratto e disse:
              — Ora ho voluto accordare un breve istante al delirio
           e all'illusione; ho posato il capo sul seno della tentazio-
           ne, ho volontariamente posto il collo sotto il giogo fiori-
           to e ho gustato alla sua coppa; la bevanda è amara, le
           sue promesse son vane, le sue offerte bugiarde; lo vedo
           e lo so.


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