Page 106 - La Massoneria Rivelata
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opera e azione sono state lodate e incoraggiate da Benedetto XV
e Pio XI, che lo nominarono uno prelato e l’altro protonotaio
apostolico, i cui funerali furono presieduti dal cardinale Verdier,
la cui biografia venne introdotta da Dom Cabrol, e del quale si è
potuto proporre a Roma nel 1957 la causa di beatificazione».
Nel 1932 i membri della Ligue franc-catholique costituirono un
gruppo denominato “Cercle Ernest Jouin”.
Tuttavia, monsignor Jouin non fu la sola mente eccelsa a far
parte della redazione della rivista, che fu animata anche da
Charles Nicoullaud (con lo pseudonimo di Fomalhaut),
cofondatore, e dal colonnello Emmanuel Bon. Tra i
collaboratori vi era anche Pierre Virion, che usava gli
pseudonimi di J. Boicheron e Lefrançois. Nel 1926 il marchese
de la Franquerie ne divenne il redattore in capo.
Alcune dichiarazioni di Pierre Virion possono aiutare a
meglio comprendere l’ambiente cattolico-tradizionalista
dell’epoca. «Io non ammetto da parte mia l’azione diretta del
demonio nel governo massonico: ma comprendo che lo studio
delle iniziazioni inclini lo spirito verso questa soluzione mistica,
alla quale le gesta della massoneria moderna recano
un’apparente conferma. Io oppongo semplicemente a questa
soluzione l’ordine provvidenziale in base al quale tutto a questo
mondo è di competenza di un potere umano: e, come Cristo,
capo invisibile della Chiesa cattolica, è rappresentato
visibilmente quaggiù dal papa. Parimenti, ritengo che Satana,
capo invisibile dell’armata del male, non comandi ai suoi soldati
che attraverso uomini, suoi accoliti, sue anime dannate, sempre
liberi nel frattempo di sottrarsi ai suoi ordini e alle sue
ispirazioni. Quanto a questo potere, più o meno occulto, della
massoneria e delle società segrete che perseguono lo stesso
scopo, esso esiste per la semplice ragione che non si dà un corpo
senza testa, società senza governo, esercito senza generale,
popolo senza pubblico potere. L’assioma romano tolle unum est
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