Page 10 - Breve storia della musica
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La poesia lirica deriva il nome proprio dalla lira, lo strumento

                musicale: Archiloco, Saffo, Alceo, Alcmane, Bacchilide,
                Pindaro sono i nomi dei grandi autori in questo campo, a

                partire dal VII sec. a.C., epoca in cui si cominciano ad avere
                tracce anche di musica esclusivamente strumentale (la

                citaristica, per la cetra; l’auletica, per l’aulos, il flauto greco).


                Il periodo classico (V-IV sec. a.C.) è l’epoca del grande teatro
                greco, con le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Anche

                qui la musica è in primo piano: canta il coro, cantano anche i
                solisti, accompagnati dal flauto. Il coro perde progressivamente

                importanza, mentre aumenta quella dei solisti, chiamati da
                Euripide a prestazioni musicalmente complesse.


                A Roma la musica arrivò attraverso gli Etruschi: questi fecero

                conoscere ai romani strumenti come la salpinx, una tromba
                diritta in bronzo, e il lituus, corno in bronzo. Probabilmente di

                origine romana invece la tromba militare, la buccina. Anche
                presso i romani la musica era presente nelle manifestazioni

                religiose e in molte occasioni della vita sociale, così come negli
                spettacoli teatrali. Lo sviluppo maggiore fu però successivo al II

                sec. a.C., dopo la conquista della Grecia, per influsso della
                cultura greca, diffusa attraverso i molti schiavi portati a Roma.
                Si diffusero così anche gli strumenti greci e la poesia lirica

                greca influenzò i poeti romani (Catullo, Orazio per primi);
                tragedia e commedia romane si modellarono in parte sulle

                corrispondenti greche, con Ennio, Plauto, Terenzio. Nel teatro,
                parti cantate (cantica) e recitate (deverbia) si alternavano;

                progressivamente acquistò un suo spazio la musica puramente
                strumentale.



                La musica dei cristiani


                Con la diffusione del cristianesimo, il ruolo esclusivo della
                musica diventa quello religioso: sicuramente anche per motivi

                pratici, poiché è più facile “andare assieme” cantando, seguendo



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