Page 350 - Storia Tutto
P. 350
14 La Prima Guerra Mondiale
Il 28 luglio 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale: uno scontro di proporzioni
inaudite che provocò quasi 10 milioni di vittime. Le cause del conflitto
furono molteplici. Sul piano culturale esse sono legate allo sviluppo delle
correnti di pensiero nazionaliste, dell’irrazionalismo e dell’esaltazione
della violenza come fattore di cambiamento della storia. A ciò si aggiunse
la progressiva usura di delicati equilibri politici incrinati dalla competizione
coloniale e marittima di Germania, Inghilterra e Francia (v. cap. 13),
sostenuta dai governi e dalle rispettive élites finanziarie. Ulteriori elementi
di rottura furono la persistente tensione franco-tedesca (originata dagli esiti
del conflitto del 1870) e la rivalità austro-russa nei Balcani (v. cap. 13).
Occorre infine ricordare le spinte centrifughe delle minoranze etniche
negli imperi asburgico e ottomano e la rinascita del nazionalismo arabo.
Anche gran parte dei movimenti socialisti, tradizionalmente su posizioni
pacifiste, videro nel conflitto un’occasione di palingenesi sociale.
Il primo anno di guerra
Dopo l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando (erede al
trono dell’Impero austro-ungarico) e della moglie a Sarajevo (28
giugno 1914), l’Austria inviò alla Serbia un ultimatum (23 luglio),
attaccandola pochi giorni dopo (28 luglio). Presto scattarono le La guerra diventa
clausole delle alleanze che legavano tra loro le principali poten- mondiale
ze europee (Triplice alleanza: Germania, Austria, Italia; Triplice
intesa: Inghilterra, Francia e Russia). Tradizionalmente alleata del-
la Serbia, la Russia intervenne in suo favore, mobilitando l’eser-
cito (30 luglio). Conseguentemente la Germania proclamò guer-
ra allo zar (1° agosto). A questo punto, osservando i patti del-
l’Intesa, la Francia si mobilitò, ricevendo (3 agosto) la dichiara-
zione di guerra da parte di Berlino. Il giorno stesso l’Italia dichiarò La neutralità
la neutralità. Lo stato maggiore tedesco, contando sulla forza d’ur- dell’Italia
to del proprio esercito, riteneva di poter concludere il conflitto
in pochi mesi. Gli strateghi agivano osservando le direttive del
piano Schlieffen (elaborato intorno al 1905) che mirava a schiac- Il piano Schlieffen
ciare Francia e Russia tenendo fuori dal conflitto la Gran Breta-
gna. Come previsto dal piano, le truppe tedesche mossero pri-
ma contro la Francia attraverso il Belgio (3 agosto) violandone la
neutralità. Ciò provocò però, contrariamente alle speranze, l’in-
tervento degli Inglesi (4 agosto). Il conflitto assunse rapida- L’intervento della
mente una dimensione mondiale: la dichiarazione di guerra del- Gran Bretagna
l’Austria alla Russia, della Serbia alla Germania (6 agosto), del
349
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara