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14      La Prima Guerra Mondiale



      Il 28 luglio 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale: uno scontro di proporzioni
      inaudite che provocò quasi 10 milioni di vittime. Le cause del conflitto
      furono molteplici. Sul piano culturale esse sono legate allo sviluppo delle
      correnti di pensiero nazionaliste, dell’irrazionalismo e dell’esaltazione
      della violenza come fattore di cambiamento della storia. A ciò si aggiunse
      la progressiva usura di delicati equilibri politici incrinati dalla competizione
      coloniale e marittima di Germania, Inghilterra e Francia (v. cap. 13),
      sostenuta dai governi e dalle rispettive élites finanziarie. Ulteriori elementi
      di rottura furono la persistente tensione franco-tedesca (originata dagli esiti
      del conflitto del 1870) e la rivalità austro-russa nei Balcani (v. cap. 13).
      Occorre infine ricordare le spinte centrifughe delle minoranze etniche
      negli imperi asburgico e ottomano e la rinascita del nazionalismo arabo.
      Anche gran parte dei movimenti socialisti, tradizionalmente su posizioni
      pacifiste, videro nel conflitto un’occasione di palingenesi sociale.

      Il primo anno di guerra
      Dopo l’assassinio dell’Arciduca  Francesco Ferdinando (erede al
      trono dell’Impero austro-ungarico) e della moglie a Sarajevo (28
      giugno 1914), l’Austria inviò alla Serbia un ultimatum (23 luglio),
      attaccandola pochi giorni dopo (28 luglio). Presto scattarono le  La guerra diventa
      clausole delle alleanze che legavano tra loro le principali poten-  mondiale
      ze europee (Triplice alleanza: Germania, Austria, Italia; Triplice
      intesa: Inghilterra, Francia e Russia). Tradizionalmente alleata del-
      la Serbia, la Russia intervenne in suo favore, mobilitando l’eser-
      cito (30 luglio). Conseguentemente la Germania proclamò guer-
      ra allo zar (1° agosto). A questo punto, osservando i patti del-
      l’Intesa, la Francia si mobilitò, ricevendo (3 agosto) la dichiara-
      zione di guerra da parte di Berlino. Il giorno stesso l’Italia dichiarò  La neutralità
      la neutralità. Lo stato maggiore tedesco, contando sulla forza d’ur-  dell’Italia
      to del proprio esercito, riteneva di poter concludere il conflitto
      in pochi mesi. Gli strateghi agivano osservando le direttive del
      piano Schlieffen (elaborato intorno al 1905) che mirava a schiac-  Il piano Schlieffen
      ciare Francia e Russia tenendo fuori dal conflitto la Gran Breta-
      gna. Come previsto dal piano, le truppe tedesche mossero pri-
      ma contro la Francia attraverso il Belgio (3 agosto) violandone la
      neutralità. Ciò provocò però, contrariamente alle speranze, l’in-
      tervento degli Inglesi (4 agosto). Il conflitto assunse rapida-  L’intervento della
      mente una dimensione mondiale: la dichiarazione di guerra del-  Gran Bretagna
      l’Austria alla Russia, della Serbia alla Germania (6 agosto), del
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