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Unità 17
Augusto e la nascita
del principato
o dei liberti funzioni di segreteria e di amministrazione del patrimonio. L’usanza fu se- agoni
guita anche dai primi imperatori. Con Claudio, alcuni liberti divennero addirittura con- Feste pubbliche, caratteristiche della
vita greca, nelle quali si gareggiava
siglieri e stretti collaboratori del sovrano e concentrarono nelle loro mani un potere im- per riportare dei premi. Le
menso, suscitando un profondo malcontento tra i cavalieri e i senatori, che si vedevano attrazioni principali erano costituite
umiliati ed emarginati. da gare ginniche, ippiche, musicali.
Ma Claudio non temeva di innovare ed era anzi convinto che il segreto della grandezza
di Roma consistesse nella capacità, mostrata fin dalle origini, di trasformarsi e di aprirsi
senza per questo perdere la propria identità. Uno dei momenti più alti del governo di
Claudio fu appunto l’apertura dei ranghi del Senato alle aristocrazie della Gallia Tran-
salpina, la cui partecipazione al governo dell’impero era giustamente ritenuta dall’impe-
ratore estremamente importante. GUIDAALLOSTUDIO
La fine di Claudio Il governo di Claudio vide anche un cospicuo ampliamento delle 1. Tiberio accettò con entusiasmo la
terre direttamente soggette a Roma, con la riduzione a provincia della Mauretania (Afri- successione ad Augusto?
2. Perché Tiberio stabilì la sua
ca settentrionale), della Tracia e della Britannia. Ma esso fu negativamente segnato dalla residenza a Capri?
condotta delle mogli dell’imperatore, Messalina e Agrippina. La prima, dopo aver semi- 3. A cosa doveva Caligola il suo
nome?
nato scandalo con i suoi comportamenti licenziosi, organizzò una congiura contro il ma- 4. I liberti potevano accedere alle
rito, ma fu tempestivamente eliminata. Quanto ad Agrippina, su di lei pesa il sospetto – magistrature? E all’amministrazione
imperiale?
probabilmente fondato – di aver avvelenato l’imperatore per portare al trono il proprio 5. Quali furono le province romane
figlio Nerone, nato da un precedente matrimonio. annesse da Claudio?
5. Nerone
L’influsso di Seneca Il nuovo imperatore, Nerone (54-68 d.C.), non era ancora dicias-
settenne. I suoi primi anni di governo furono fortemente influenzati dalla personalità del
suo maestro, il filosofo Seneca. Quest’ultimo, che era un senatore, voleva riedificare il si-
stema politico romano su una paritaria ed equilibrata divisione di poteri tra il principe e
il senato. In un primo momento, Nerone assecondò questo progetto irrealizzabile: com-
pletamente soggiogato dal fascino di Seneca, il principe mostrò il massimo rispetto nei
confronti del senato e seguì una politica di grande moderazione. Ma questa armonia tra
il filosofo e il suo allievo fu ben presto sconvolta dagli avvenimenti.
A corte esplose infatti il contrasto tra Agrippina, madre dell’imperatore, e Seneca. Agrip-
pina pretendeva di esercitare un ruolo dominante nel governo dell’impero contro gli stes-
si ministri e consiglieri di Nerone. La situazione degenerò nel 59 d.C., quando Agrippi-
na prese le parti di Ottavia, moglie di Nerone, contro Poppea, amante dell’imperatore.
Nerone aveva un carattere passionale e fortemente influenzabile: istigato da Poppea e sa-
pendo di riscuotere l’approvazione di Seneca, nel 59 d.C. egli fece uccidere la madre.
Dopo questo episodio, il principe intraprese una politica autonoma: emarginò Seneca e π Nerone
ricercò il favore della plebe. Dilapidò le finanze pubbliche nell’organizzazione di spetta- [Musei Capitolini, Roma]
coli e di giochi, introdusse a Roma nuovi agoni di tipo greco (i «Neronia») e si esibì per- Il regno di Nerone (che salì al trono
appena diciassettenne) durò 14 anni.
sonalmente come auriga e citaredo (cioè come poeta che si accompagna con la cetra), di- In una prima fase subì l’influsso del
venendo l’idolo delle folle. suo maestro Seneca e del prefetto al
pretorio Afranio Burro, che lo
Un tiranno crudele Contemporaneamente, sotto l’influsso del nuovo prefetto al pre- spinsero a seguire una politica
torio, il feroce Tigellino, Nerone diede il via a un’impressionante serie di delitti: fece scal- moderata, cioè rispettosa delle
prerogative del senato e aliena da
pore la triste sorte di Ottavia, fatta uccidere dall’imperatore per sposare Poppea. Nel 65 spese eccessive. In una seconda
fase del regno, soprattutto dopo
d.C. fu scoperta la cosiddetta congiura dei Pisoni, una trama ordita per abbattere Nero- l’uccisione della madre Agrippina (nel
ne e innalzare al trono un giovane senatore, Gaio Calpurnio Pisone; la violenta repres- 58), Nerone intraprese una politica
dispotica e crudele, e dilapidò le
sione che ne seguì fece molte vittime illustri: il maestro prima tanto amato, Seneca, il poe- finanze pubbliche.
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