Page 325 - Peccato originale
P. 325
nell’elenco si evidenziano diversi acquisti quantomeno singolari: un
sottolavello da 4600 euro, 7292 euro di tappezzeria, 47.000 euro per mobili e
armadi, lavoretti vari da 33.000 euro. Non mancano gli acquisti effettuati alla
sartoria Gammarelli, che veste la curia, per abiti da 2508 euro.
9 Fino a poco tempo prima, Pell aveva lasciato carta bianca al suo braccio
destro australiano Danny Casey, business manager dell’arcidiocesi di Sydney,
oggi rientrato in Australia.
10 Pell, già sotto il pontificato di Benedetto XVI, spingeva per avere un posto
in curia: nel 2010 aveva chiesto apertamente a Bertone di poter essere
nominato prefetto della Congregazione per i vescovi. Nomina sfumata
all’ultimo minuto per lasciare posto al canadese Marc Ouellet. Pare che già
allora il piano di Pell fosse di allontanarsi il più possibile dall’Australia, dove i
problemi legati ai casi di pedofilia lo stavano per travolgere. Con Francesco
riesce nell’impresa e finalmente ottiene un posto in curia, ignaro però del fatto
che tra il 2015 e il 2016 si sarebbe scatenato un uragano sulla sua figura. La
guerra interna esplode già nel giugno del 2015, quando un membro della
Commissione per la protezione dei minori del Vaticano, Peter Saunders, oggi
sospeso dall’incarico, in un’intervista tv all’emittente australiana Channel Nine
dichiara: «Pell si sta prendendo gioco della commissione papale, del papa, ma
soprattutto di tutte le vittime e per questo dovrebbe essere messo da parte e
fatto tornare in Australia».
11 Già nel marzo del 2016 Pell aveva testimoniato in videocollegamento da
Roma davanti alla Commissione reale sulle risposte istituzionali agli abusi
sessuali sui minori e aveva ammesso che «avrebbe dovuto fare di più» nei
confronti di Edward Dolan, dopo che nel 1974 uno studente del St. Patrick’s
College lo aveva avvertito che il sacerdote si comportava male con i ragazzi. Ma
«lo disse in una conversazione, casualmente, non mi chiese di fare qualcosa…
Supposi che fosse tecnicamente una lamentela» si difese Pell. In base alle
indagini almeno cinque preti pedofili erano a Ballarat, città nativa di Pell, negli
anni Settanta, al tempo in cui lui era viceparroco e tra i consulenti del vescovo.
Pell in passato ha parlato anche di Gerald Ridsdale, arrestato nel 1993 dopo
decenni di crimini, spretato e in galera per aver abusato di cinquantaquattro
bambini mentre veniva spostato da una parrocchia all’altra. «Ricordo di aver
sbagliato completamente, mi pento delle parole scelte. Ero molto turbato, ho
risposto male» disse Pell quando alla domanda sul perché avesse
accompagnato Ridsdale alla prima udienza del processo rispose che era suo
«dovere di cristiano».
12 Negli annali vaticani è entrata l’indiscrezione su una riunione tra i vertici
dell’Apsa e della segreteria per l’Economia, avvenuta nei primi mesi del 2016,
in cui Calcagno è stato praticamente aggredito da Pell che, urlando e battendo i
pugni sul tavolo, ha detto: «Voi dovete fare quello che dico io, dovete passare
da me». Da parte sua, Calcagno è rimasto in silenzio e non ha replicato.
13 Prelato segretario generale, ovvero assistente del prefetto, alla segreteria
per l’Economia è un altro pezzo da novanta che arriva direttamente dall’era
ratzingeriana: l’ex secondo segretario di Benedetto XVI, monsignor Alfred
Xuereb. Il monsignore maltese per un certo periodo era stato anche primo
segretario di Francesco ma, subito dopo l’arrivo di don Fabián Pedacchio,
anziché essere nominato vescovo e rimandato a Malta (come succedeva in
328