Page 22 - Peccato originale
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Regina  Coeli,  facendo  loro  tanti  piccoli  favori,  come
                portare  fuori  dal  carcere  i  loro  messaggi.  Così  era  stato

                anche  per  i  messaggi  di  Renatino  ai  fratelli  e  al  padre.
                Favori  che  probabilmente  tornarono  utili  al  rettore

                quando  poi  De  Pedis  venne  scarcerato.  Insomma,  un
                legame solido. Di certo don Vergari ricorda ancora la festa
                di matrimonio di Renatino e Carla, nel famoso locale della

                dolce  vita  Jackie  O’,  nei  pressi  di  via  Veneto.  Più  che
                impartire  benedizioni,  il  monsignore  si  divertiva

                amabilmente  tra  una  coppa  di  champagne,  brindisi  e
                prelibatezze.  Quando  De  Pedis  venne  ammazzato,  il
                sacerdote  si  addolorò  profondamente  e  si  raccolse  in

                preghiera. Subito si prodigò per rendere all’amico l’onore
                di un funerale indimenticabile. Certo, il vicariato vietò che

                la  cerimonia  si  celebrasse  a  Sant’Apollinare,  ma  don
                Vergari  non  si  perse  d’animo.  Officiò  le  esequie  nella

                basilica di San Lorenzo in Lucina. In quella stessa piazza,
                al  civico  26,  al  quarto  piano,  l’allora  presidente  del

                Consiglio  Giulio  Andreotti  accoglieva  nel  suo  studio
                privato  i  grandi  della  terra,  da  Arafat  a  madre  Teresa  di
                Calcutta.

                    I magistrati si muovono per individuare gli studenti che
                all’epoca frequentavano la scuola di musica con la ragazza

                scomparsa. Si cerca persino di rintracciare i seminaristi di
                Sant’Apollinare  che  potevano  aver  incrociato  Emanuela.

                Ogni  porta  che  si  apre  –  come  vedremo  anche  nel
                prossimo  capitolo  –  fa  emergere  una  realtà  sinistra  e

                inquietante.  Sant’Apollinare,  forse,  non  è  una  basilica
                qualunque,  pensano  gli  inquirenti.  Così  come  il  rettore
                don  Piero  Vergari  non  è  un  sacerdote  qualunque.  Tra  i

                silenzi delle navate, i cimiteri di ossa nei sotterranei, le sei
                cappelle  laterali,  affreschi  e  immagini  della  Madonna,  la

                grandezza solenne della basilica dove era stato consacrato
                papa  Pio  X  sembra  diventare  sempre  più  opaca.  Una
                ragnatela  fatta  di  miserie,  perversioni  e  reati  trasforma




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