Page 412 - Sotto il velame
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ra pose nome filosofia» 1163 . Leggono: «Dico che, come per me fu
perduto il primo diletto della mia anima, della quale fatto è men-
zione di sopra, io rimasi di tanta tristizia punto, che alcuno con-
forto non mi valea. Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente,
che s'argomentava di sanare, provvide (poichè nè il mio nè l'altrui
consolare, valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea te-
nuto a consolarsi. E siccome essere suole, che l'uomo va cercando
argento, e fuori della intenzione trova oro...; io, che cercava di
consolare me, trovai non solamente alle mie lagrime rimedio, ma
vocaboli d'autori e di scienze e di libri; li quali considerando, giu-
dicava bene, che la Filosofia, che era donna di questi autori, di
queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa. E immaginava
lei fatta come una donna gentile: e non la potea immaginare in
atto alcuno, se non misericordioso...» 1164 . Ebbene? Leggiamo an-
cora: «appresso lo trapassamento di quella Beatrice beata, che
vive in cielo con gli Angeli e in terra colla mia anima... quella
gentil donna, di cui feci menzione nella fine della Vita Nuova, ap-
parve primamente accompagnata d'Amore agli occhi miei, e prese
alcuno luogo nella mia mente. E siccom'è ragionato per me nello
allegato libello, più da sua gentilezza che da mia elezione, venne
ch'io ad essere suo consentissi; chè passionata di tanta misericor-
dia si dimostrava sopra la mia vedova vita, che gli spiriti degli
occhi miei a lei si fero massimamente amici; e così fatti dentro
lei, poi fero tale, che 'l mio beneplacito fu contento a disposarsi a
quella immagine. Ma... convenne, prima che questo nuovo amore
fosse perfetto, molta battaglia intra 'l pensiero del suo nutrimento
e quello che gli era contrario, il quale per quella gloriosa Beatrice
tenea ancor la rocca della mia mente» 1165 . Ebbene? ebbene?
È indubitabile che Dante modifica accortamente il racconto
della donna gentile, quale è nella Vita Nuova, trasfigurando quel-
1163 Conv. II 16. Filosofia, perchè accompagnata da amore. Vedi pag. seg.
1164 Conv. II 13.
1165 Conv. II 2.
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