Page 272 - La mirabile visione
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fa, signor mio, che innanzi al mio morire
questa rea per me nol possa udire;
chè, se intendesse ciò ch'io dentro ascolto,
pietà faria men bello il suo bel volto.
Il senso letterale è un concetto d'amore, che si può trovar piccolo
e grande: "L'amata non sappia la pena che mi conduce a morire,
se non quando sarò morto: e così la pietà che di me risentirebbe,
non la turberà e non la farà men bella". Ma per trovarlo
ragionevole, questo concetto, dobbiamo scusarlo dicendo che è
irragionevole, come il più de' pensieri d'amore. Ragionevole,
invece, d'ogni parte, e profondo e grande, è il senso allegorico:
"La Comedia (personificata in una donna) non sappia il tormento
che mi costa: ella s'impietosirebbe e non vorrebbe che io morissi
per lei; e invece io voglio morire, se morire significa compiere il
poema sacro!"
La seconda stanza:
Io non posso fuggir, ch'ella non vegna
nell'immagine mia,
se non come il pensier che la vi mena.
Anche qui il senso letterale non è gran che: "Io non posso non
pensarci, perchè... ci penso." Ma allegoricamente, è altra cosa: "È
una donna, questa mia, cui amare è quanto pensare. Ella è dunque
sempre con me, come sempre con me è il mio pensiere".
L'anima folle, che al suo mal s'ingegna
com'ella è bella e ria
così dipinge, e forma la sua pena:
poi la riguarda, e quando ella è ben piena
del gran desio, che dagli occhi le tira,
incontro a sè s'adira,
ch'ha fatto il foco, ov'ella trista incende.
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