Page 498 - Jane Eyre
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Tutta la valle a destra era coperta di prati, di campi di
grano e di boschi; un ruscello tortuoso scorreva in mez-
zo al fogliame dalle tinte varie, alle messi mature, ai bo-
schi cupi, alle praterie inondate di sole.
Fui distratta dalla mia contemplazione da un rumore
di ruote e vidi un carro carico che saliva penosamente la
collina; un po' più lungi vidi due vacche col guardiano.
Ero in mezzo al lavoro e alla vita; dovevo lottare an-
ch'io, piegarmi alla fatica, lavorare per vivere.
Giunsi al villaggio verso le due.
In fondo all'unica strada del paesello vidi molti pani
attraverso la finestra della piccola bottega. Ne desidera-
vo uno.
Con quel ristoro avrei potuto forse riguadagnare una
certa energia; senza prender cibo mi sarebbe stato diffi-
cile di continuare la via.
Il desiderio di esser forte e vigorosa mi tornava appe-
na mi trovavo in mezzo ai miei simili e mi pareva un'u-
miliazione di cadere svenuta di fame nella via di un vil-
laggio.
Non aveva nulla su di me da offrire in cambio di uno
di quei pani?
Mi guardai. Avevo un piccolo fazzoletto di seta intor-
no al collo, avevo i guanti.
Non sapevo come si faceva quando si era ridotti agli
estremi; non sapevo se una di quelle due cose sarebbe
stata accettata; probabilmente no, ma bisognava tentare.
Entrai nella bottega; al banco c'era una donna.
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