Page 122 - Jane Eyre
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cercando Elena e temendo di trovarla morta; accanto al
           letto della direttrice, ve n'era un altro più piccolo, coper-
           to da un cortinaggio bianco, vidi la forma di un corpo
           sotto le coltri, ma il viso era nascosto.
              L'infermiera che avevo incontrata in giardino, s'era
           addormentata su una poltrona; una candela bruciava sul-
           la tavola.
              La signorina Temple non c'era; seppi poi che assiste-
           va una ragazza morente.

              Feci alcuni passi e mi fermai davanti al letto.
              — Elena, — mormorai temendo di parlare a un cada-
           vere, — siete desta?
              Ella si alzò, scostò il cortinaggio e vidi il suo volto
           pallido, emaciato, ma calmo.
              Mi parve così poco cambiata, che i miei timori cessa-
           rono subito.
              — Siete davvero voi, Jane? — mi domandò con la
           sua voce dolce.
              — Non morirà, — pensai, — s'ingannano, perché se
           dovesse morire non sarebbe così calma.
              Mi accostai al letto e l'abbracciai; era fredda, ma sor-
           rideva come per il passato.
              — Perché siete venuta qui, Jane? Sono le undici, le
           ho sentite poco fa.
              — Ero venuta a vedervi, Elena, perché mi avevano
           detto che eravate tanto ammalata; non mi sono potuta
           addormentare prima di avervi parlato.
              — Venite allora per dirmi addio; giungete a tempo.




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