Page 418 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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avanguardisti approvavano la condanna a morte di Terri Schindler o se
          vuoi Terri Schiavo. (Secondo loro, colpevole di non aver più un pensiero,

          di  non  aver  più  un’anima,  di  non  poter  assistere  ogni  domenica  alla
          Messa  che  ha  nome  Partita  di  Calcio.)  Oh  sì:  a  mia  volta  senza  aver  le
          prove che Fermi fornì sul nucleo dell’atomo, io credo che  n dal momento
          in  cui  lo  spermatozoo  feconda  l’ovulo  e  la  cellula  primaria  diventa  due
          cellule poi quattro poi otto poi sedici insomma prende a moltiplicarsi, noi

          siamo ciò che saremo. Cioè esseri umani. Forse non ancora persone, visto
          che  una  persona  è  il  risultato  dell’essenza  innata  e  delle  esperienze
          acquisite dopo la nascita: ma di sicuro un essere umano. L’embrione che

          sboccia nell’ovulo d’un pidocchio è un pidocchio. L’embrione che sboccia
          nell’ovulo  di  un  cane  è  un  cane.  (L’esempio  del  cane  lo  porta  anche
          monsignor  Sgreccia.)  L’embrione  che  sboccia  nell’ovulo  di  un  elefante  è
          un  elefante.  L’embrione  che  sboccia  nell’ovulo  di  un  essere  umano  è  un
          essere  umano  e  non  me  ne  importa  nulla  che  stavolta  la  mia  opinione

          coincida con quella della Chiesa Cattolica. Con quella di Papa Wojtyla e
          di  Papa  Ratzinger,  con  quella  del  Cardinale  Ruini,  dei  vescovi,  degli
          arcivescovi,  dei  preti  che  si  opposero  al  divorzio  e  all’aborto.  (Anch’io

          detesto l’aborto e per il voto in favore dell’aborto ebbi strazianti dilemmi.
          Ma  considero  il  divorzio  una  conquista  della  civiltà  e  per  il  divorzio  mi
          battei con le unghie e coi denti.) Infatti se tale opinione coincidesse con
          quella  della  Chiesa  Marxista,  di  Lenin,  di  Stalin,  di  Mao  Tse-tung,  e
          per no del re di Cuba cioè dello spregevolissimo Castro, la esprimerei col

          medesimo candore. Non me ne importa nulla nemmeno dell’astuto ricatto
          cioè della loro promessa di guarire il diabete, la distro a, l’Alzheimer, la
          sclerosi multipla di Stephen Hawking.

             (Il  grande  cosmologo  che  da  decenni  vive  in  carrozzina  e  ciondola
          peggio  d’un   ore  appassito.)  Come  dissi  nell’intervista  al  «Foglio»,  non
          me ne importerebbe nemmeno se le staminali servissero a guarire il mio
          cancro  anzi  i  miei  cancri.  Dio  sa  se  amo  vivere,  se  vorrei  vivere  più  a
          lungo  possibile.  Sono  innamorata,  io,  della  vita.  Ma  a  guarire  i  miei

          cancri iniettandomi la cellula d’un bambino mai nato mi parrebbe d’essere
          un  cannibale.  Una  Medea  che  uccide  i  propri   gli.  («Donna  maledetta,
          aborrita dagli Dei, da me, dall’intero genere umano. Crepa, essere osceno,

          assassina  dei  tuoi   gli»  le  dice  Euripide  attraverso  Giasone.)  Me  ne
          importa  ancor  meno  del  fatto  che  i  Frankenstein  e  i  loro  mecenati  mi
          espongano  al  ludibrio  con  le  accuse  retrograda  oscurantista  reazionaria
          bigotta  baciapile  serva  del  Vaticano.  Tanto  con  loro  non  serve  neanche
          spiegare  perché  un’atea  (sia  pure  atea  cristiana)  non  può  esser  bigotta,

          non  può  essere  baciapile  eccetera.  O  perché  una  laica  che  s’è  sempre
          battuta per la giustizia e la libertà non può esser retrograda, oscurantista,
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