Page 344 - Oriana Fallaci - 1968
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un leone e morire come un eroe, però onde evitare una fine così
                sconsiderata ricorre a qualsiasi stratagemma compreso quello di

                tagliarsi un dito o spararsi a una gamba. Dean Martin non è mai
                stato alla guerra: quand’era soldato e si accorse che stavano per

                spedirlo al fronte, non si sa come non si sa perché venne colto
                da  un’ernia  terribile.  E  rimase  in  un’infermeria  dell’esercito
                degli Stati Uniti.

                    Straordinario quanto le radici siano lente a morire e a volte
                non  muoiano  mai.  Esser  nato  nell’Ohio  non  ha  servito  per

                niente a fare un americano di Dino Crocetti il quale ha molto
                più  in  comune  con  Alberto  Sordi  che  con  Bing  Crosby.  Per

                esempio. Di politica lui non si interessa: i politicanti essendo, ai
                suoi occhi, tutti e solo imbroglioni. Il giornale lo compra solo

                per  leggere  la  pagina  dello  sport.  Nelle  bestemmie  passa  in
                rassegna  tutti  i  martiri  e  i  santi  però  è  religioso  come  un
                bambino appena passato a Cresima: ciecamente convinto che i

                buoni vadano in Paradiso con gli angeli e i cattivi all’Inferno coi
                diavoli.  Brontola  contro  chi  è  al  potere  però  accetta  tutte  le

                autorità  costituite:  Chiesa,  governo,  polizia.  Si  serve  di  ogni
                comodità che il progresso gli ha dato però detesta la tecnologia,

                l’automatismo, e degli ascensori ha terrore. Commovente e allo
                stesso tempo irritante, simpatico e allo stesso tempo meschino,

                per  lui  la  felicità  consiste  nell’evitar  noie,  complicazioni,
                nell’emergere senza cader nella trappola di raffinatezze sociali o
                estetiche, nell’invecchiare cullato dalla mancanza di problemi, e

                dalla stabilità di un successo che ai suoi occhi rimarrà sempre
                motivo  di  sorpresa.  Stai  certo  che  a  lui  l’infarto  cardiaco  non

                viene come a Tyrone Power e a Clark Gable: lui non se la piglia
                mica. Perfino lo sport che ama è uno sport non violento: ama il
                golf.  Sicché  non  capisci  bene  perché  quest’America

                nevrastenica e ambiziosa lo abbia scelto come suo eroe.






                A Dean piacciono i film cretini
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