Page 7 - Il Perugino
        P. 7
     veniva indicato come non inferiore ai nove anni, era concluso,
                poiché  il  Perugino  si  iscrisse  alla  Compagnia  di  San  Luca  a
                Firenze col titolo di "dipintore", quindi in grado di esercitare in
                maniera autonoma.
                La prima attività di Perugino, rintracciabile solo a partire dagli
                anni  settanta  del  Quattrocento,  non  è  ricordata  in  nessun
                documento,  ed  è  stata  ricostruita  solo  in  base  a  confronti
                stilistici.
                In genere vengono avvicinate agli esordi quelle opere dove è più
                forte  la  ricerca  di  espressione  tramite  il  disegno  lineare,  di
                chiara ascendenza fiorentina, mentre sono gradualmente datati
                agli anni successivi quei lavori dove si inizia a manifestare una
                transizione  verso  lo  stile  "moderno",  basato  su  una  maggiore
                purezza  formale,  con  attenzione  all'armonia  compositiva  e  un
                uso più morbido e sfumato del colore, che si affermò poi nella
                Roma di Giulio II e di Leone X.
                A Perugino viene infatti attribuito l'avvio di questa svolta, che
                venne ripresa e sviluppata dai più grandi maestri a cavallo tra
                XV e XVI secolo.
                Una  primissima  opera  è  talvolta  indicata  nella  Madonna  col
                Bambino (Madonna Gambier Parry) del Courtauld Institute di
                Londra,  dove  sono  evidenti  le  influenze  della  sua  prima
                produzione: importazione frontale e attenta al volume derivata
                da  Piero  della  Francesca,  semplicità  della  decorazione,
                chiaroscuro netto alla Verrocchio; la tecnica e la tipologia del
                volto della Vergine dimostrano un'influenza fiamminga, mentre
                si riscontrano già elementi che diverranno tipici della sua arte,
                quali il ritmo cadenzato di pose e gesti e il senso melanconico
                che pervade tutto il dipinto.
                Per le fattezze molto simili del Bambino e della Vergine e per il
                disegno  molto  marcato  è  databile  a  questi  primi  anni  anche
                l'Adorazione dei Magi, da alcuni collocata invece verso il 1476,
                                                            7
     	
