Page 73 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 73
consapevolezza unisce in fratellanza settanta milioni di tedeschi,
senza alcuna differenza di ceto, educazione o partito».
L’appello viene firmato da novantatré rappresentanti tra
ricercatori accademici, artisti e scrittori tedeschi, alcuni di essi
Hildebrand Gurlitt avrà modo di conoscerli di persona durante il
servizio in guerra. Ma il suo periodo al fronte francese lo
attende. A metà settembre del 1914 presta giuramento, in un
primo tempo, però, viene impiegato soltanto nella milizia: il 1°
Battaglione operativo del Reggimento guardie-granatieri
numero 100 nella zona di Neustadt a Dresda. Il servizio non ha
ancora nulla a che vedere con la guerra, come scrive al fratello.
Un mese dopo può finalmente partire; mentre scrive, siede in
treno in direzione del fronte occidentale, dove esattamente non
lo sa ancora o non lo può dire – «probabilmente sui Vosgi» – in
ogni caso sempre nel reggimento di riserva. Inquieto e pieno di
ingenua voglia di azione, chiude la sua lettera salutando da
4
camerata e fratello d’armi .
Hildebrand si lancia all’avventura, questo gli sembra ancora
la guerra, almeno inizialmente, ma già a novembre del 1914
scrive di sperare «in una pace imminente». Nei primi due anni
rimane sul fronte occidentale con il proprio reggimento . E si
5
trova così esposto alla guerra in tutta la sua durezza. Nelle sue
lettere dal campo di battaglia le azioni di guerra appaiono
inoffensive, l’orrore non trova molto spazio. Hildebrand si fa
coraggio da solo, minimizzando i pericoli, anche se attorno a lui
gli uomini muoiono in massa, molto più che nelle guerre in
passato, a causa delle moderne tecnologie di armamento. Negli
scontri vengono impiegate per la prima volta le mitragliatrici.
Pezzi d’artiglieria pesante come la Grande Berta riescono a
distruggere bersagli anche a grande distanza. Munizioni caricate
73