Page 11 - Il mercante d'arte di Hitler
P. 11
regnare nell’aria, un misto di eccitazione prima del grande
evento, bramosia di potere e trepidante preoccupazione. Le
persecuzioni ai danni di comunisti, artisti, dissidenti, giuristi e
finanzieri di origine ebraica erano cominciate subito, appena i
nazisti avevano preso il potere il 30 gennaio 1933. Un vero e
proprio esodo si era scatenato in tutto il Paese dopo l’incendio
del Reichstag, il 27 febbraio. Nel corso di quell’anno 37.000
persone emigrarono all’estero. Il Primo aprile il boicottaggio dei
negozi ebraici in tutto il Reich era sfociato in sanguinosi atti di
violenza. Neppure una settimana più tardi, il 7 aprile 1933, con
la Legge per il rinnovo dell’amministrazione pubblica, diversi
professori si erano visti sollevati dai propri incarichi in ragione
delle loro origini ebraiche o della loro posizione politica. Il
Primo maggio, promosso a festa nazionale con il motto “Onora
il lavoro e rispetta i lavoratori!”, sarebbe stato un ulteriore
mattone per la costruzione del potere nazionalsocialista:
l’integrazione degli operai nella nuova “comunità nazionale”
divenne una priorità assoluta per i nazisti. Erano loro le
fondamenta del nuovo Stato.
Anche Amburgo si prepara al neoproclamato giorno di festa,
accanto a Monaco e Berlino la principale città del Nord è un
baluardo importante per il movimento nazionalsocialista. Quel
che succede qui arriva a tutto il Paese. Da tempo Amburgo è in
mano al Partito, da quando, l’8 marzo, Carl Vincent Krogmann
è stato nominato primo borgomastro alle elezioni del Senato
cittadino. Il cambiamento, tuttavia, è lento nei primi mesi. Con
le elezioni di marzo il Partito nazionalsocialista ha preso il
comando del Senato, ma il Parlamento della città anseatica nel
costituire la giunta di governo ha tenuto dalla sua sei senatori
sui dodici complessivi. In tal modo il sistema parlamentare
11