Page 103 - Il mercante d'arte di Hitler
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conosciuto  nell’esercito,  insieme  hanno  combattuto  sul  fronte

                occidentale e festeggiato il Natale durante la guerra, cosa che li

                ha uniti molto. Anche Niedecken è stato poi trasferito a Vilnius,
                dove era divenuto intimo di Cornelia. I due si erano innamorati,

                ma la relazione non aveva retto. Nell’estate del 1917 Cornelia

                riferiva al fratello Wilibald che mai si sarebbe sposata, «ora poi

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                ne sono assolutamente sicura» . Hildebrand e Hanns rimangono
                amici,  con  lui  il  giovane  studente  può  discutere  di  poesia
                espressionista, pittura e musica. Il loro rapporto continua anche

                quando, nel 1920, il sovrintendente Ernst Lert chiama Hanns a

                Francoforte  come  assistente  alla  regia  al  teatro  dell’Opera.

                Niedecken sarà spesso ospite a Dresda, nella Kaitzer Straße 26

                negli  anni  a  venire.  Lui  e  Hildebrand  faranno  insieme  diversi
                viaggi.

                   Tra  i  vecchi  commilitoni  di  guerra,  a  Berlino  Hildebrand

                ritrova anche i pittori Schmidt-Rottluff e Magnus Zeller, con i

                quali  parla  degli  ultimi  sviluppi  dell’arte.  Si  frequenta  inoltre

                con Lotte Wahle, un’amica di Cornelia, anche lei alla scuola di
                pittura  di  Hans  Nadler.  Da  una  relazione  clandestina  con  il

                pittore espressionista Conrad Felixmüller la donna ha avuto un

                figlio di nome Julius, venuto al mondo a dicembre del 1917 .
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                Hildebrand  gli  fa  da  padrino,  e  nonostante  la  coppia  si  sia

                separata Lotte e Felixmüller mantengono il rapporto di amicizia.

                Gurlitt scopre per la prima volta l’opera dell’artista di Dresda
                durante la guerra, quando, in un periodo di licenza, era andato a

                trovarlo  più  volte  nel  suo  atelier  e  lì  aveva  conosciuto  anche

                altri  espressionisti.  Gurlitt  è  subito  rapito  dal  lavoro  di

                Felixmüller: «Tutti i dubbi e le paure che avevamo accumulato

                sul campo di battaglia, noi, giovani divenuti soldati con istintiva

                naturalezza, senza pensare, trovavano in quei quadri una propria




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