Page 6 - Il Pentagate
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     (vedi capitolo "Scomparsa di un aereo"). Sei mesi dopo, la stampa francese
            ha dunque ritrovato un pezzo dell'apparecchio totalmente ignoto allo stesso
            Pentagono.
               Sei mesi dopo l'FBI può quasi ricostruire l'aereo
               Ma la versione del dipartimento della Difesa non è l'unica versione
            ufficiale. Di lì a sei mesi viene data un'altra versione dei fatti. Nell'aprile
            2002, poco tempo dopo la pubblicazione del libro L'incredibile menzogna,
            Valérne  Labrousse, dell'agenzia Digipresse, ritorna a Washington  e si
            mette   in   contatto   con   le   autorità   per   ascoltare   la   loro   versione.   La
            dichiarazione dell'FBI è sconcertante: i suoi agenti avrebbero recuperato
            gran   parte   dei   frammenti,   rendendo   possibile   una   ricostruzione   quasi
            completa del relitto dell'aereo. Questa versione è confermata da Chris
            Murray, portavoce dell'FBI a Washington, intervistato da  Libération:  "I
            frammenti dell'aereo sono stoccati in un magazzino e sono contrassegnati
            dai numeri di serie del volo 77".
               Quindi l'aereo non si è disintegrato in un'infinità di schegge, come
            affermava il Pentagono nel settembre 2001. Non si è fuso, come spiegano
            alcuni giornali francesi nel marzo 2002. No: nell'aprile 2002 l'aereo può
            essere praticamente ricostruito dall'FBI.
               Più di sei mesi dopo i fatti, ad alcuni testimoni torna addirittura la
            memoria. Ed Plaugher il comandante dei pompieri di Arlington che, nel
            settembre 2001, testimoniava di aver visto solo dei frammenti dell'aereo e
            nessuna   "sezione"   della   fusoliera,   intervistato   di   nuovo   da   Valérie
            Labrousse smentisce le sue stesse dichiarazioni. Dopo aver ammesso di
            essere arrivato sul luogo 35-40 minuti dopo l'attentato, afferma di aver
            visto: "pezzi di fusoliera, le ali, il carrello di atterraggio, pezzi di motore,
            sedili. Posso affermarlo, c'era un aereo", per poi precisare: "un aereo di
            linea" Quindi, 35-40 minuti dopo lo schianto, mentre l'incendio divampava
            all'interno del Pentagono, con una temperatura così alta, intorno ai 3000°
            da fondere la carlinga, era possibile avvicinarsi al fuoco e riconoscere i
            sedili del Boeing. Plaugher afferma anche di aver visto (sic) una delle due
            scatole nere, che, però, sarà ritrovata solo tre giorni dopo. Una scatola nera
            ufficialmente   inservibile   perché   esposta   troppo   a   lungo   a   un   calore
            eccessivo.
               Il   30   marzo   2002,  Libération  pubblica   un'altra   testimonianza   che
            Thierry Meyssan                                 5                          2002 - Il Pentagate
     	
