Page 28 - Francesco tra i lupi
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Dalla terza votazione Bergoglio sale sempre di più. Scola non avanza ulteriormente, gli indecisi cominciano
a indirizzare i loro suffragi sull’arcivescovo di Buenos Aires. La spiritualità del candidato argentino ha colpito
molti. «Avevo visto Bergoglio una volta sola e mi sono informato... è un uomo di preghiera, passa le notti
pregando, mi hanno detto», era quello che voleva sentire un cardinale italiano. Anche così si guadagna un voto.
La rottura con il passato avviene al quinto scrutinio. «Fino all’ultimo tutto è rimasto incerto», testimonia un
porporato nordeuropeo. «Bastava un terzo per bloccare la sua elezione». Gli indecisi convergono, i voti
congelati si riversano sull’argentino. Spingono per Bergoglio porpore dall’Europa (il cardinale di Parigi Vingt-
Trois, il patriarca di Lisbona da Cruz Policarpo), dall’Africa (il congolese Monsengwo Pasinya), dalle Filippine
(Tagle).
Nell’ultima volata – come spesso accade nei conclavi – i protagonisti hanno la sensazione di essere trasportati
da un impulso superiore. Apprendere che la Chiesa cattolica ha un papa venuto dal Nuovo Mondo provoca in
molti un’euforia.
I centoquindici vecchi in rosso porpora rivelano una lungimiranza straordinaria. Il senato della Chiesa
dimostra di pensare in grande. Il papato abbandona l’ancoraggio all’Europa, si lascia alle spalle la culla del
Mediterraneo, si apre all’universalità, alle periferie del Terzo mondo, alla globalizzazione del XXI secolo. «Ho
sentito la mano di Dio, che guida la Chiesa», confessa il cardinale Bertello, oggi membro del consiglio
cardinalizio istituito da papa Francesco. «Uscire dall’Europa dopo venti secoli... era una ventata di aria fresca».
Guardando il viso serio e commosso di Bergoglio nell’attimo in cui supera il quorum dei due terzi dei voti, il
cardinale Salvatore De Giorgi nota: «È un latino-americano, viene da un continente dove c’è la fame... altra
cosa rispetto all’Europa consumista».
Jorge Mario Bergoglio supera i novanta voti. «Tu sei colpevole», dirà papa Francesco al cardinale inglese
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Murphy-O’Connor due giorni dopo l’elezione .
Durante la messa Pro eligendo pontifice, che si celebra prima di chiudere le porte della Sistina, il cardinale
Sodano aveva tratteggiato nell’omelia il profilo del pontefice necessario alla Chiesa. Un uomo animato da una
«missione di misericordia», tessitore di unità in collaborazione con tutti i membri del corpo ecclesiale, una
persona dal «cuore generoso». La descrizione coincide. Ma Francesco dimostra subito di essere e volere molto
di più.
57 A. Beltramo Álvarez, «www.lastampa.it», 21.04.2013.
58
P. Rodari, «Il Foglio», 12.02.2013.
59
M. Lillo, «Il Fatto Quotidiano», 10.02.2012.
60
«TMNews», 22.03.2013.
61 «www.corriere.it», 13.03 2013.
62
«www.quotidiano.net», 20.02.2013.
63
«www.reuters.com», 12.03.2013.
64
«www.dici.org», 15.03.13.
65 «TMNews», 5.03.2013.
66
A. Tornielli, «www.lastampa.it», 12.03.2013.
67
Benedetto XVI, Omelia, Mercoledì delle Ceneri, 16.02.2013.
68
Benedetto XVI, Saluto di congedo ai cardinali, 28.02.2013.
69 «Euro News», 12.02.2013.
70
R. Martino, Colloquio con l’autore.
71
G. Marcó, Colloquio con l’autore.
72
P. Baya, Colloquio con l’autore.
73 E. Himitian, Francesco. Il Papa della gente, Rizzoli 2013.
74
P. Rodari, «la Repubblica», 6.03.2013.
75
P. Mastrolilli, «www.lastampa.it», 29.05.2012.
76
«www.periodistadigital.com», 9.03.2013.
77 P. De Robertis, «Quotidiano nazionale», 4.03.2013.