Page 89 - Come vivere più a lungo
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     parte dell'acqua nella circolazione sanguigna.
              Questo processo di concentrazione dell'urina è controllato dall'ormone anti-
          diuretico, che è secreto dalla ghiandola pituitaria. (Alcune persone sono affette
          da una malattia piuttosto rara, il diabete insipido, che consiste nella produzione
          insufficiente  di questo ormone; in questo caso il volume  delle  urine può rag-
          giungere i 40 1. al giorno, e richiede di bere una quantità pari d'acqua.)
              Lo zucchero nel sangue ha il valore di un combustibile per il corpo e sareb-
          be dannoso perderlo. Di conseguenza, ci sono delle pompe speciali che ripom-
          pano nel sangue le molecole di glucosio. Ci sono anche pompe speciali che ser-
          vono per riassorbire, altre importanti molecole, incluse quelle di vitamina C.
              Ciò è una fortuna poiché, se il processo di riassorbimento tubulare della vi-
          tamina  C non funzionasse, anche una  dose massiva  della  vitamina  verrebbe
          completamente espulsa in due o tre ore. Infatti,  una persona che ne ingerisce
          100 mg. al giorno ne espelle, attraverso le urine, soltanto 10 mg. circa. Come si
          è detto al capitolo 7, la necessità di conservare la nostra provvista di acido
          ascorbico sorse quando i nostri antenati persero la capacità di sintetizzarlo  e
          noi fummo costretti a dipendere da quello che potevamo ricavare dai cibi. Ab-
          biamo perciò sviluppato il meccanismo del riassorbimento tubulare a tal punto
          che esso funziona quasi perfettamente, pompando il 99,5 per cento di ascorbato
          nel filtrato glomerulare di ritorno nella circolazione sanguigna, finché non vie-
          ne raggiunto  il  limite  di capacità di pompaggio. Tale limite  viene  raggiunto
          quando la concentrazione nel plasma sanguigno corrisponde a circa 14 mg. per
          litro e pertanto a un'assunzione giornaliera di 140 mg.
              Da una parte, quando si scoprì che, in seguito ad assunzioni giornaliere su-
          periori ai 140 mg, una quantità  assai maggiore di vitamina  C veniva  espulsa
          dalle  urine, si instaurò l'idea che i tessuti del corpo si saturassero con una tale
          dose di vitamina e cominciassero a respingerne qualsiasi ulteriore apporto.
              Sebbene si tratti di una falsa idea, essa continua a essere presente nella  let-
          teratura medica e in quella riguardante l'alimentazione; l'assunzione di 140 mg.
          al giorno, corrispondente alla cosiddetta «saturazione dei tessuti», è considerata
          il limite massimo di vitamina C richiesta per una «normale buona salute».
              D'altra parte, un argomento simile  a quelli  trattati nel capitolo 9 ci porta a
          concludere che questa dose, che segna la capacità funzionale delle pompe tubu-
          lari, è il limite più basso dell'assunzione ottimale. Confrontiamo una pompa tu-
          bulare per l'acido ascorbico, che pompa finché la sua concentrazione nel san-
          gue è di 14 mg. per litro, con un'altra che funziona finché la sua concentrazione
          è di 13 mg. per litro. La seconda pompa è del 7 per cento più piccola della pri-
          ma e richiede il 7 per cento in meno di energia per funzionare. Di conseguenza,
          la pompa più piccola rappresenta un dispendio energetico minore. Ci possiamo





