Page 327 - Shakespeare - Vol. 4
P. 327
POSTUMO
Benché io non sia uno statista,
né mai lo sarò, ritengo invece probabile una guerra:
non sentirete di un solo centesimo
versato quanto, semmai, l’annuncio che
la legione di stanza in Gallia è sbarcata
nell’impavida Britannia. I nostri sono
ben più pronti di quando Giulio Cesare
si faceva beffe dell’incapacità loro,
pur essendo crucciato dal loro coraggio.
Ora la disciplina, colà innestata, dimostrerà
a chiunque ne chieda prova che siamo
un popolo in grado di progredire.
Entra Iachimo.
FILARIO
Ecco Iachimo!
POSTUMO
Devono avervi portato via terra
i cervi più svelti mentre i quattro venti,
baciando le vele, spingevano la vostra nave.
FILARIO
Benvenuto, signore.
POSTUMO
Spero sia stata la brevità della risposta avuta
a rendere sì rapido il vostro ritorno.
IACHIMO
La vostra signora
è tra le donne più belle ch’io abbia mai visto.
POSTUMO
E la migliore, anche. O che la sua bellezza,
altrimenti, si sporga pure alla finestra