Page 315 - Shakespeare - Vol. 4
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[a parte]
E che siete strano, invece, lo sapete?
PRIMO SIGNORE
È un italiano, dicono sia amico di Leonato.
CLOTEN
Leonato? Quella canaglia messa al bando! E questo, chiunque egli sia, sarà
un suo pari. Chi ve ne ha parlato?
PRIMO SIGNORE
Uno dei paggi della Signoria Vostra.
CLOTEN
Pensate si addica alla mia persona che io vada a dargli un’occhiata? O la mia
dignità ne verrebbe sminuita?
SECONDO SIGNORE
Non può essere sminuita in alcun modo, mio signore.
CLOTEN
Credo anch’io che non sia così semplice.
SECONDO SIGNORE
[a parte]
Siete un fesso patentato, ed è perciò patente che qualsiasi cosa esca da voi
non sminuisca alcunché.
CLOTEN
Venite, voglio vedere questo italiano. Stasera mi rifarò con lui di quanto ho
perso oggi a bocce. Avanti, andiamo.
SECONDO SIGNORE
Come desidera, signore.
[Escono Cloten e il primo Signore.]
Che un astuto demonio come sua madre
abbia potuto generare un somaro di tal fatta!