Page 1184 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1184
Vergogna, signore,
vi comportate da bambino estremamente. Io l’amerò;
lo voglio, è mio dovere, ed oso farlo,
ed è tutto corretto.
PALAMONE
Oh se adesso, se adesso
tu traditore ed il tuo amico avessimo la fortuna
d’un’ora in libertà e d’impugnare
le nostre buone spade; t’insegnerei subito
che cosa sia rubare l’affezione di un altro!
Tu sei più vile in ciò d’un tagliaborse.
Se metti ancora la testa fuori da questa finestra,
sull’anima mia che ti c’inchiodo.
ARCITE
Non ci provare, scemo, non puoi, non ce la fai.
Metter fuori la testa? Ci getterò il mio corpo,
e salterò in giardino, appena la vedrò,
e mi pianterò tra le sue braccia alla faccia tua.
Entra il Carceriere sopra.
PALAMONE
Adesso basta; arriva il guardiano. C’è tempo
per spaccarti la testa con le mie catene.
ARCITE
Provaci.
CARCERIERE
Col vostro permesso, signori.
PALAMONE
Che c’è, buon guardiano?
CARCERIERE