Page 1172 - Shakespeare - Vol. 4
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Il Duca stesso li ha portati qui nel segreto della notte; per quale ragione non
so.
Entrano sopra Palamone e Arcite. 42
Guardate, eccoli là; quello è Arcite che guarda fuori.
FIGLIA
No, signore, no, è Palamone! Arcite è il più basso dei due; lo potete scorgere
in parte.
CARCERIERE
Andiamo, non fate segni. Non è noi che vorrebbero vedere. Via da qui!
FIGLIA
È una festa guardarli. Signore, come sono diversi gli uomini!
Escono il Carceriere, la Figlia, e il Corteggiatore.
PALAMONE 43
Come state, nobile cugino?
ARCITE
Voi come state, signore?
PALAMONE
Be’, in forze sufficienti per ridere alla sventura,
e sopportare gli eventi della guerra, ma siamo prigionieri
per sempre, temo, cugino.
ARCITE
Penso di sì,
e a quel destino ho pazientemente
disposto il resto della vita.
PALAMONE
O cugino Arcite,
dov’è ora Tebe? Dov’è la nostra nobile terra?
Dove sono i nostri amici e parenti? Mai più
avremo la consolazione di guardarli, mai di vedere