Page 1300 - Shakespeare - Vol. 3
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CASSIO
Buonanotte, onesto Iago.
Esce.
IAGO
E chi potrà dire che faccio lo scellerato 107
se il consiglio che gli do è generoso,
onesto e ragionevole, e anzi il mezzo
per riconquistare il Moro? È facilissimo
convincere l’arrendevole Desdemona
a sostenere una causa onesta.
È generosa come i liberi elementi,
e per una sua supplica il Moro è disposto
a rinunciare al battesimo, a tutti
i simboli e sigilli della redenzione;
tanto avvinto al suo amore è il suo animo,
che lei può fare e disfare a piacimento,
e la voglia di lei la fa da padrone
sulla sua debole disposizione. 108
Come mi si può dunque dire scellerato
se consiglio a Cassio la via diretta
per il suo bene? Ah, teologia infernale!
Quando istigano ai più neri peccati
i diavoli dapprima li presentano
con apparenze celestiali, come faccio io.
E mentre questo onesto sciocco sollecita
Desdemona di riacquistargli favore
e lei difende con calore la sua causa,
io al Moro verso questo veleno nell’orecchio:
che lei chiede il reintegro di Cassio
per soddisfare con lui le proprie voglie;
e quanto più si adopera per il suo bene
tanto più si screditerà col Moro.
Così trasformerò la sua virtù
in nera pece, e della sua bontà
farò la rete per impastoiarli tutti.
Entra Roderigo.