Page 1006 - Shakespeare - Vol. 3
P. 1006

ATTO III         EN






                                                     Scena I        EN



                                                       [La prigione.]


                            Entrano il Duca [travestito] e il Bargello [con] Claudio.



              DUCA
               Allora sperate nella grazia di Lord Angelo?



              CLAUDIO
               I miseri non hanno altra medicina
               che la speranza: io spero di vivere,
               ma a morire sono preparato.




              DUCA
               Fìssati  71   sulla morte: ché vita e morte
               saranno più dolci. Ragiona così con la vita:
               se io dovessi perderti, perdo una cosa
               che solo gli sciocchi vorrebbero tenersi.

               Sei un alito, soggetto agli influssi del cielo
               che infestano questa dimora dove abiti
               ad ogni ora. Sei solo il buffone della morte,
               che con la tua fuga ti sforzi d’evitare,

               eppur le corri sempre incontro. Non sei nobile,
               perché tutti gli orpelli che hai addosso
               nascono dal fango.        72   Non sei affatto impavida
               perché temi il morbido e tenero morso

               d’un serpetello.     73  Trovi miglior pace nel sonno,
               che spesso provochi, ma stupidamente temi
               la morte, che non è di più. Non sei te stessa:
               perché esisti sui mille e mille granellini           74
   1001   1002   1003   1004   1005   1006   1007   1008   1009   1010   1011