Page 1236 - Shakespeare - Vol. 2
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DON JUAN

          E come posso provarlo?



              BORRACCIA
          Potete, potete, ho prove bastanti a imbrogliare il principe, vessare Claudio,
          rovinare la donna e spezzare il cuore a Leonato. Vi basta no?



              DON JUAN
          Per fare del male a costoro sono pronto a tutto.



              BORRACCIA
          Forza, allora. Trovate il momento giusto per portare in disparte Don Pedro e il

          Conte  Claudio.  Dite  loro  che  vi  risulta  che  Ero  è  cotta  di  me;  fingetevi
          preoccupato per il principe e Claudio, perché tenete all’onore di vostro fratello
          che ha combinato la faccenda, ed alla reputazione dell’amico suo che sta per
          essere fatto fesso da una verginella fasulla − come voi avete scoperto. Quelli

          naturalmente  non  lo  crederanno  senza  prove;  e  voi  dategliele  le  prove,
          nientedimeno che vedere il sottoscritto sul balcone e sentirmi chiamare Ero la
          sua  damigella,  e  sentir  Margherita  che  mi  chiama  Claudio;  e  tutto  questo
          fateglielo vedere proprio la notte prima del matrimonio. Io frattanto trovo la

          scusa per allontanare la donna, così il suo tradimento parrà tanto vero che
          ogni sospetto diventerà certezza, e tutta la preparazione andrà a farsi fottere.



              DON JUAN
          Anche se la cosa andasse a finire male voglio metterla in atto. Sii astuto nel
          prepararla e il tuo compenso è mille ducati.



              BORRACCIA
          Stia fermo vossignoria dentro la calunnia vostra, e io non sarò fesso dentro

          l’astuzia mia.


              DON JUAN

          Vado subito a informarmi sul giorno delle nozze.
                                                                                                        Escono.



                                                  Scena III        16     EN
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