Page 1172 - Shakespeare - Vol. 2
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221 IV, iii, 32 Concetto caro a Falstaff, vedi I, ii, 163-164, e 1, II, iv, 116-122. Per la successiva
allusione a Cesare, v. sopra, II, ii, 115 e nota.
222 IV, iii, 51 Le ceneri o frammenti dell’elemento del fuoco, cioè le stelle. Cfr. Julius Caesar, III, i, 63.
223 IV, iii, 65 Ironia drammatica (subito rimarcata da Falstaff): Coleville afferma che lui non avrebbe
commesso l’errore tattico dei suoi capi e intanto ne ha commesso uno ancora più marchiano.
224 IV, iii, 80 Il Gloucestershire (pronuncia /glòstershir/, trisillabo), contea dell’Inghilterra sudoccidentale,
è piuttosto fuori strada rispetto alla via (orientale) che da York porta a Londra, donde la richiesta
esplicita di un’autorizzazione a passarvi.
225 IV, iii, 91 L’anemia era considerata una malattia caratteristica delle ragazze.
226 IV, iv-v Compongono in realtà un’unica scena di 372 pentapodie giambiche sciolte (con rari distici a
rima baciata) più lunga dunque di IV, i-ii, e quasi pari a II, iv. La scena si svolge nella reggia, a
Westminster, e si articola come segue: tema della crociata (1-7, cfr. III, i, 107-108, la conclusione
di Richard II e l’inizio di 1 Henry IV), preoccupazione del Re per il comportamento del Principe alla
successione ormai prossima (11-80), notizie della sconfitta dell’Arcivescovo e di Northumberland
(81-101), nuovo e più grave accesso del male del Re (102-132; v, 1-6), arrivo del Principe, suo
monologo e furto della corona (v, 7-46), ultimo scontro fra Principe e Re (v, 47-137), definitiva
riconciliazione, ultimi consigli del padre (v, 138-224), ripresa del tema della Crociata, morte del Re
fuori scena (v, 225-240). Gli episodi dell’asportazione della corona e della morte “in Gerusalemme”
sono anche in Holinshed; in Famous Victories (scena 6) solo quello della corona. Shakespeare offre
un ritratto molto articolato del vecchio Re, in cui l’interesse dinastico e il machiavellismo si
congiungono a una genuina preoccupazione per le sorti dell’Inghilterra (58-66; v, 117-137), il che ne
fa tutto sommato un sovrano esemplare.
227 IV, iv, 4 Finita una guerra, se ne incomincia un’altra, simile e diversa. È una parodia della crociata
contro Shallow appena annunciata da Falstaff.
228 IV, iv, 12 Non sembra un caso che la comparsa di Humphrey di Gloucester (pron. /glòster/) segua
a così breve distanza la prima menzione del Gloucestershire come residenza di Shallow. La
discussione che segue comincia a creare proletticamente nel pubblico un’incertezza su quale sarà il
comportamento del Principe al momento della successione.
229 IV, iv, 101 Così Shakespeare si libera abbastanza sbrigativamente di Northumberland (morto
storicamente il 19 febbraio 1408, quattro anni prima del Re), dopo avergli dedicato due intere
scene, fra cui quella iniziale (I, i; II, iii). Si noti che la notizia della sconfitta dei ribelli giunge subito
dopo le parole in cui Warwick assicura il Re che il Principe scaccerà i cattivi compagni, istituendo un
rapporto fra le due azioni, una già avvenuta, una per ora solo sperata.
230 IV, iv, 108 Ricorda quanto il Re ha detto nel suo primo monologo sul sonno (III, i), e il discorso sul
rapporto inverso fra il carattere della notizia e il sentimento suscitato in IV, ii, 81-86.
231 IV, iv, 120 L’immagine del muro reso sottile dalle preoccupazioni e dalla malattia deriva da S. Daniel,
Civil Wars III, ottava 116: «Wearing the wall so thin that now the mind / Might well look through,
and his frailty find».
232 IV, iv, 121-128 La notizia delle tre piene del Tamigi è tratta da Holinshed (12 ottobre 1411). Il Re
morì il 20 marzo 1413. Il tema del rapporto fra il macrocosmo e i rivolgimenti degli stati, e in
particolare dei prodigi innaturali che accompagnano morti regali, successioni e usurpazioni, è
ricorrente in Shakespeare.
233 IV, v La scena è tutt’uno con quella precedente, e infatti la divisione manca in F. Essa è conservata
qui solo per comodità di riferimento.
234 IV, v, 27 Ancora il tema del contrasto fra la quiete del povero e l’affanno del ricco, vedi sopra IV,
iv, 105-108, e III, i, 9-31. Il Principe rivela nel monologo (il suo solo nella Parte II) i suoi veri