Page 1161 - Shakespeare - Vol. 2
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si sente in pericolo».

              49 I, ii, 154 Gioco di parole su wax (cera, crescere).
              50 I, ii, 157 Falstaff gioca sull’assonanza fra gravity (serietà) e gravy (sugo, sudore).

              51 I, ii, 160 Angel è anche una moneta; per cui un ill angel è, oltre al demonio, una moneta difettosa,
                 limata.

              52 I, ii, 163 tell: insieme nel senso di “dire” e di “contare” (come moneta buona) (S. Johnson).
              53 I, ii, 184 Hallooing: incitare alla caccia (o alla battaglia). Il cantare inni si confà al lollardo Oldcastle-
                 Falstaff.
              54 I,  ii,  192  Gioco  su sackcloth  (stoffa  ruvida)  e sack  (vino).  Con  il  richiamo  all’episodio  del  ceffone
                 Falstaff  passa  di  nuovo  subdolamente  all’attacco  del  rappresentante  dell’ordine,  presentando  se
                 stesso come colui che gode il favore dell’erede al trono e addirittura come suo saggio consigliere.

              55 I, ii, 194 Ironia drammatica: Falstaff pensa di scherzare ma le sue parole si riveleranno profetiche.
              56 I,  ii,  201  Forse  Falstaff  sospetta  che  sia  una  manovra  del  Giudice  e  del  Re  per  allontanarlo  dal
                 Principe. Forse intende solo: «Come siete caro e bravo a dirmelo».
              57 I, ii, 204 «Se è troppo caldo perché egli possa combattere ci saranno poche speranze di vittoria»
                 (Deighton, cit. Wilson).
              58 I, ii, 206 La battuta ricorda 1, V, iii, 39-55. Sputare bianco sarebbe effetto del bere (Wilson): «non
                 voglio più bere».
              59 I, ii, 219 Gioco di parole su cross, croce (avversità) e moneta incisa con una croce. Impatient to ha
                 anche due significati contrari: impaziente per, impaziente di. Con la richiesta di mille sterline Falstaff
                 tocca il massimo dell’impudenza.
              60 I,  ii,  220 Cousin  (cugino)  indica  un  rapporto  di  parentela  anche  lontana,  o  semplicemente
                 l’appartenenza allo stesso rango.
              61 I, ii, 223 Falstaff accusa il Giudice di avarizia per non avergli concesso il prestito richiesto, e si ostina
                 a dargli del vecchio. Il passo è involontariamente ironico perché vecchiaia e avidità sono anche e
                 soprattutto caratteristiche di Falstaff.

              62 I, ii, 228 Un groat vale quattro penny. Trenta penny in tutto, dunque.
              63 I,  ii,  235  C’è  un’incongruenza  comica  nel  fatto  che  Falstaff  scriva  a  personaggi  così  nobili
                 (probabilmente con richieste di denaro), e che fra essi includa «madama Ursula».
              64 I,  iii  La  scena,  in blank  verse  con  due  distici  finali,  si  svolge  nel  palazzo  dell’Arcivescovo  di  York.
                 Presenta  i  capi  della  nuova  ribellione,  sottolineandone  la  prudenza  (destinata  a  rivelarsi  del  tutto
                 insufficiente),  che  essi  contrastano  con  la  sventatezza  del  loro  predecessore  Hotspur.
                 L’Arcivescovo, più che animato dall’avversione per il Re, sembra soprattutto disgustato dalla fragilità
                 e  infedeltà  degli  uomini  e  dei  tempi  (tema  della  malattia  e  della  sfiducia),  e  si  richiama  (come
                 anticipato in i, 205) agli eventi del Richard II. La scena deriva da quello che in Holinshed è poco più
                 che un elenco dei congiurati del 1405, elenco che fra l’altro comprende Northumberland, qui invece
                 di nuovo latitante (12-17). Earl Marshal (Lord Cerimoniere) era titolo ereditario.
              65 ATTO II  L’atto II ripropone il conflitto fra Falstaff e il Giudice (i), introduce il principe Hal e il suo
                 accompagnatore Poins (ii) e, nella scena più lunga del dramma (iv), rappresenta lo scherzo che essi
                 ordiscono a spese di Falstaff (l’unico incontro fra Principe e Falstaff prima di quello conclusivo in  V,
                 v). Alcuni personaggi minori del mondo di Falstaff (l’ostessa Quickly, la prostituta Doll, l’alfiere Pistol,
                 il paonazzo Bardolph) fanno il loro ingresso e vengono disegnati con una certa ampiezza. La trama
                 storica è continuata da una sola breve scena intercalata (iii) in cui riappare Northumberland accanto
                 a due donne, moglie e nuora (come Falstaff sarà presentato con due donne, una giovane e una
                 anziana, in iv), ed è rievocata per la terza volta (cfr. I, i e iii) la figura ormai leggendaria di Hotspur.
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