Page 776 - Dizionario di Filosofia
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aspetti della realtà che non quadrano con le premesse assunte. Un’eco di questa
duplicità di significato (il sistema come oggettiva organicità del pensiero e il sistema
come coerenza formale astratta e forzata) è da vedere nelle precisazioni e limitazioni
con cui il Croce accompagna sempre l’uso del termine. Così nel Contributo alla
critica di me stesso il filosofo scrive: « … Io non mi dò alcuna ambascia circa le
sorti della mia filosofia, che altri ha chiamata sistema, e io serie di sistemazioni; e
apro tutte le porte del mio intelletto ai dubbi e alle voci delle nuove esperienze… ».
Nella logica contemporanea si dà il nome di sistema a qualunque costruzione
concettuale dedotta da principi opportunamente assunti.
SITUAZIONE. La relazione globale e concreta di un essere col suo ambiente; in
particolare, il rapporto dell’uomo col mondo naturale e storico-sociale, in quanto
tale rapporto limita e al tempo stesso fonda tutte le iniziative possibili. L’uso della
categoria di situazione è tipico dei filosofi dell’esistenzialismo. Per Heidegger
l’esistenza anonima si perde nelle opportunità offerte dalle situazioni generali e si fa
autentica quando si riscatta nella libera accettazione della situazione sua propria.
Jaspers distingue le situazioni relative (modificabili) e quelle che egli chiama «
situazioni-limite » (Grenzsituationen), quali la condizione di dover sempre esistere
in una situazione determinata, il dolore, la colpa, la morte. Le situazioni-limite si
presentano come l’assolutamente immodificabile, « una parete contro la quale
urtiamo e naufraghiamo », costituiscono le strutture specifiche della storicità e sono
una « cifra » (cioè una rivelazione negativa) della trascendenza. Per Sartre l’uomo è
« libertà in situazione », in quanto la libertà esiste solo nella situazione e la
situazione si dà come condizione della libertà. Abbagnano, infine, ha definito la
situazione come « il complesso dei dati che individuano l’ente nella sua finitudine e
lo costituiscono nella sua storicità fondamentale ».
SLANCIO vitale (élan vital). Formula che esprime una delle nozioni fondamentali
della filosofia di Bergson e che designa il fiusso creativo generatore di tutti i
momenti della realtà.
SMITH (Adam), economista e filosofo scozzese (Kirkcaldy, Fifeshire, 1723 -
Edimburgo 1790). È considerato, con Ricardo, il massimo esponente della scuola
classica. Professore prima di logica e poi di filosofia morale a Glasgow, nel 1759
diede alle stampe la sua prima opera, Teoria del sentimento morale, in cui espose la
sua dottrina morale, in cui ha grandissimo peso il concetto di simpatia. Nel 1764
lasciò l’insegnamento per recarsi in Francia, dove ebbe occasione di venire a
contatto con i più eminenti filosofi ed economisti del tempo. Tornato dopo due anni
nella città natale si dedicò interamente agli studi, pubblicando nel 1776 la sua opera
fondamentale: Ricerche sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (più
comunemente Ricchezza delle nazioni). Sostenitore del principio della « libertà
naturale » (intesa sia come rimozione di tutti i vincoli, salvo quelli imposti dalla
giustizia, sia come proposizione secondo cui il libero gioco delle azioni individuali
porta a un ordine logicamente determinato), cercò di dimostrare che in regime di
concorrenza ogni individuo che persegua il proprio interesse personale serve
necessariamente anche l’interesse della collettività.