Benvenuti - Welcome - Bienvenida - Bienvenue - Willkommen - Kαλωσόρισμα - Dobrodošli - Vitajte - Tervetuloa - добро пожаловать - 歡迎 - ยินดีต้อนรับ - Hoşgeldiniz - добредојде - ترحيب
Myanmar _________________ Myanmar __________________ Myanmar __________________ Myanmar
Home Home Powered  by Guido Scuderi - 2014
Myanmar (ex Birmania)
Divisioni
Capitale
Superficie (Km²)
Abitanti
Il Myanmar è formato da 7 regioni, 7 Stati e un territorio della Capitale.
Rakhine Sittwe   36.780 4.000.000 108,75 Chin Hakha   36.019    500.000   13,88 Kachin Myitkyina   89.041 1.300.000   14,60 Shan Taunggyi 155.800 5.000.000   32,09 Kayah Loikaw   11.670    300.000   25,71 Karen Pa-An   30.383 1.800.000   59,24 Mon Moulmein   12.155 3.000.000 246,81 Sagaing Sagaing   93.527 5.500.000   58,81 Tanintharyi Tavoy   43.328 1.800.000   41,54 Ayeyarwady Pathein   35.138 6.800.000 193,52 Yangon Yangon   10.170 5.700.000 560,47 Bago Pegu   39.404 5.200.000 131,97 Magway Magway   44.819 4.600.000 102,64 Mandalay Mandalay   37.021 7.800.000 210,69 Naypyidaw     7.054 1.000.000 141,76
Densità
 1  2  3  4  5  6  7  8  9 10 11 12 13 14
682.309       54.300.000       79,58
Myanmar
S T A T I R E G I O N I
C A P I T A L E
Divisioni del Myanmar
Per oltre mezzo secolo, il Myanmar (ex Birmania) è  stato alla mercé di dittatori, giunte militari, fazioni di ribelli e trafficanti di droga sanguinari e senza scrupoli. I governi  dittatoriali che si sono susseguiti hanno tentato, invano, di  cancellare ogni traccia di democrazia nel paese, arrestando intere assemblee parlamentari, ricorrendo al lavoro coatto  per dare fiato a un'economia in crisi, imprigionando Aung  San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1991, e riducendo  brutalmente al silenzio ogni voce dissidente.
Benché l'ingresso del Myanmar nel nuovo millennio sia stato caratterizzato da un abbandono della politica socialista e  isolazionista in favore di un pragmatismo economico, la sua condizione di stato "paria" agli occhi del mondo occidentale è  diventata un handicap economico. Il governo attualmente in carica sta cercando di perfezionare i suoi equilibrismi politici che  mirano ad attirare gli investimenti stranieri, mantenendo allo stesso tempo il potere con le unghie e con i denti. Le forze ribelli  sono indecise tra il proseguire la lotta rivoluzionaria oppure rassegnarsi e sopravvivere. Il Myanmar non è di certo il paese asiatico più facile o più tranquillo da visitare, ma è ricco di luoghi incantevoli e persone  sorprendentemente cordiali; consente, inoltre, di dare uno sguardo a una società di tipo orwelliano, bizzarra e inetta, che  sembra aver perso ogni contatto con il presente. Grazie alle politiche di chiusura verso ogni influenza esterna, il Myanmar è  uno dei paesi meno occidentalizzati del mondo. Si tratta di una condizione che molti considerano pittoresca dimenticando, però, la realtà politica che l'ha determinata.